Spossatezza e stitichezza date dal primo caldo potrebbero ricevere giovamento da questo frutto di giugno ricco di potassio

frutto

Sta per essere inaugurata la stagione di un frutto straordinario per il gusto che delizia anche i bambini. Per le straordinarie qualità nutrizionali, invece, dovrebbe regnare su tutte le tavole. In questo articolo faremo la conoscenza di una varietà di albicocca che è particolarmente ricca di potassio. Ci riferiamo all’albicocca vesuviana.

Spossatezza e stitichezza date dal primo caldo potrebbero ricevere giovamento da questo frutto di giugno ricco di potassio

Perché dovremmo mangiare le albicocche? Si tratta di un frutto particolarmente ricco di acqua: 100 gr di albicocca ne contengono 86,3 g. Ha inoltre un’ottima percentuale di fibre 1,5 g di fibre.

Come noto, acqua e fibre sono un toccasana per coloro che soffrono di stipsi. Gli esperti di Humanitas consigliano di incrementare l’assunzione di fibre di 20-35 grammi al giorno.

Fra gli alimenti benefici soprattutto i pugliesi conoscono il rimedio per l’intestino pigro perché coltivano un bulbo eccezionale.

Torniamo, però, alle albicocche.  Queste ultime sono importanti nella nostra dieta perché contengono vitamine come la C, la B1, B2, B3, K e la A.

La vitamina A e la vitamina B3 giovano alla pelle. Non è un caso che spesso siamo alla base di cosmetici e creme per il viso.

La varietà piemontese di Costigliole è poi un’esplosione di potassio, minerale importantissimo durante i primi caldi.

La sensazione di spossatezza e stitichezza date dal primo caldo potrebbe essere alleviata con l’integrazione di cibi ricchi di potassio come le albicocche.

Le albicocche di Cuneo

È più piccola delle comuni albicocche, la varietà originaria di Costigliole Saluzzo è un vero portento. Alla vista la differenza riguarda non solo le dimensioni. È, infatti, tondeggiante e gialla con zone rossastre. Al gusto è dolce, aromatica e davvero succosa. Giunge a maturazione i primi di luglio.

L’albicocca del Vesuvio

Altra varietà ricchissima di minerali è l’albicocca antica della zona vesuviana. I terreni vulcanici dove vengono coltivati sono  ricchi di minerali e conseguentemente i frutti ivi coltivati.  I sapienti frutticoltori campani non usano diserbanti né altri fertilizzanti chimici. La raccolta avviene rigorosamente a mano già dai primi giorni di giugno. Si possono assaporare lentamente fresche oppure produrre una deliziosa marmellata. A proposito di marmellate, ecco dei fantastici metodi per rimediare ad una marmellata venuta troppo liquida.

Grazie a queste portentose varietà di albicocche potremmo trovare combattere spossatezza e stitichezza data dal primo caldo

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