Si realizza a maggio questo semplice lavoro sulle piante di pomodori essenziale per evitare la pericolosa malattia

pomodori

Avere un giardino rigoglioso e pieno di vita e colori non è solo questione di volontà. Ma anche e soprattutto di tecnica e di capacità. Da quando l’uomo ha coltivato la prima pianta, si è reso conto che alcuni piccoli trucchi, per quanto elementari, hanno delle conseguenze molto importanti sulla sopravvivenza e sulla floridità del raccolto. Con lo stesso approccio dovremmo dirci disposti ad imparare, così da godere di una grande gioia quando vedremo la nostra pianta in forma.

Ad esempio, a causa di un madornale errore molti compromettono la sopravvivenza della piantina del basilico in primavera ed estate. Lo stesso succede con i cespi di insalata. Infatti, quando li annaffiamo sono in molti a compiere più di un grave errore. Oggi invece ci occupiamo di una delle piante più apprezzate dagli italiani. Che siano da insalata o meno, tutti amiamo i pomodori. Ma sono in pochi a compiere la sfemminellatura e altre operazioni utili per evitare la peronospera. Questo è un agente patogeno fungino potenzialmente devastante per le nostre piante di pomodoro. Si realizza a maggio questo semplice lavoro, utile sul lungo termine. Vediamo in cosa consiste.

Un lavoro da eseguire ciclicamente

Ciò che dobbiamo fare non è un’operazione complessa, ma piuttosto una serie di accorgimenti preventivi. Consistono in primo luogo in una potatura da compiere sui rami e finalizzata a rimuovere le parti meno produttive della pianta. Queste ostruiscono il ricircolo dell’aria oltre che appesantire la foglia. Il nome della sfemminellatura deriva dalle femminelle, ovvero i rami non produttivi che crescono all’attaccatura tra il fusto della pianta e i rami principali.

Se le varietà nane non hanno bisogno di questo intervento, invece ben più necessario è sulle piante a crescita indeterminata. L’ideale sarebbe staccare le femminelle (o germogli ascellari) quando raggiungono misure di 3-4 centimetri. Per staccarli è sufficiente prendere il rametto tra le dita e tirare. Come abbiamo detto, il lavoro ha inizio all’incirca nel periodo di maggio. Ma proseguirà per tutta la durata del raccolto e ci toccherà ripeterlo varie volte, visto che la pianta in questo periodo continua ad essere produttiva di nuovi germogli.

Si realizza a maggio questo semplice lavoro sulle piante di pomodori essenziale per evitare la pericolosa malattia

Sfoltire la chioma della pianta significa aumentare la circolazione dell’aria e ridurre il rischio di proliferazione della peronospera. Ma non finisce qui. Molto importante è rimuovere i rami più bassi della pianta (quelli che crescono entro i 10/15 centimetri dalla terra). Evitiamo poi ristagni nel terreno sia in fase di semina (una vangatura profonda è molto importante), che in fase di irrigazione. Direzioniamo sempre l’acqua verso la terra più che verso le foglie. Il periodo più problematico è proprio quello di fine primavera, perché alle piogge si uniscono temperature spesso già molto elevate.

Evitiamo concimi maturi e manteniamo una distanza rassicurante tra le piante. Ricordiamo infine di effettuare rotazione colturale tra un raccolto e l’altro. Se il raccolto precedente è stato colpito da peronospora, oppure ospitava patate e melanzane, sarebbe meglio trovare un altro luogo di dimora all’interno del nostro orto.

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