Come togliere nel modo giusto una zecca e cosa non fare se si viene morsi per evitare il rischio di infezioni

zecca

La zecca è un parassita grande circa un centimetro di colore nero o marrone, che cresce tra la vegetazione. Prospera laddove trova facilmente ospiti, come nelle stalle, tra i pascoli e nei ricoveri di animali.
Può capitare a tutti in primavera o in estate di fare una passeggiata in un bosco o in campagna e al rientro di notare una puntura di zecca.
Non ci si accorge immediatamente del morso perché nella saliva delle zecche è presente un anestetico, per cui la puntura risulta indolore. In effetti, non è il morso che potrebbe essere pericoloso ma il contenuto della saliva, che potrebbe contenere batteri e virus. Da qui l’importanza di estrarre la zecca dalla nostra pelle il prima possibile.

Come togliere nel modo giusto una zecca e cosa non fare se si viene morsi per evitare il rischio di infezioni

Ora vedremo prima di spiegare come toglierla, cosa è meglio non fare.

Non strappare la zecca dalla pelle, perché potrebbe restare il rostro incastrato all’interno. La sua rimozione prevede l’intervento con un ago sterile o effettuando una piccola incisione con un bisturi. Non bisogna bruciare la zecca, ucciderla con l’alcool oppure schiacciarla quando è all’interno della pelle. La sua morte traumatica provocherebbe un rigurgito e un aumento del rischio di incorrere in infezioni.

Rischio infezioni

Come togliere nel modo giusto una zecca? Per evitare il rischio di infezioni la zecca va rimossa il prima possibile. Afferrare la testa del parassita posizionando una pinza con punte curve, nella parte più vicina alla pelle. Tirare lentamente, in modo deciso e senza torcere. Se restano parti della bocca nella pelle, rimuoverle con una pinzetta. Disinfettare la zona e lavarsi le mani con acqua e sapone.

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