Tutti acquistano il Carnaroli e l’Arborio, ma pochi conoscono questo riso più economico e adatto per risotti cremosi e gustosi

riso

Quando si parla di riso, subito si pensa ai risotti cremosi e fumanti. Sono una vera delizia al palato, soprattutto quando mantecati per bene. È il massimo del gusto che si può ottenere da un risotto. Mangiare riso ha anche un vantaggio non indifferente rispetto alla pasta.

La celiachia oramai è diventata un’intolleranza abbastanza diffusa, e il riso diventa una reale alternativa. Ma come districarsi fra le diverse varietà di riso che sono presenti sul mercato?

Modi diversi di cucinarlo

In Italia il riso si cucina soprattutto sotto forma di risotto, un piatto che è apprezzato in tutto il Mondo. Per questo motivo tutti acquistano il Carnaroli e l’Arborio, perché si prestano bene con i risotti.

In genere un risotto lo si prepara aggiungendo, piuttosto che acqua, del brodo di carne o vegetale. Serve a dare più sapore ai chicchi di riso, che assumono le sostanze contenute nel brodo. Pensiamo ad esempio ad un bel risotto agli asparagi.

Un riso cremoso

Un’altra caratteristica del riso cotto all’italiana è la sua cremosità. Molto spesso questa deriva dalla qualità di riso che si utilizza. A volte però si aggiunge al risotto anche della materia grassa come il burro, proprio per renderlo più cremoso. Tuttavia il modo per dare cremosità al risotto è di scegliere bene la varietà di riso da cucinare.

La cremosità è anche la differenza con il modo di cucinare il riso in Oriente. Qui in genere si preferisce che i chicchi di riso siano ben separati gli uni dagli altri e “asciutti”. Per apprendere bene il modo di cucinare il riso all’orientale possiamo seguire alcuni consigli.

Ma qual è la varietà che più conviene per un risotto di qualità, cremoso ed economico?

Tutti acquistano il Carnaroli e l’Arborio, ma pochi conoscono questo riso più economico e adatto per risotti cremosi e gustosi

Il Carnaroli e l’Arborio sono due varietà di riso molto apprezzate. Fanno parte della categoria di riso superfino, insieme al Baldo, al Roma e altri. La caratteristica di questi risi è di avere il chicco lungo e anche corposo. La cottura in genere avviene tra i 16 e i 18 minuti.

Il Carnaroli e l’Arborio sono i più noti e apprezzati in cucina. I risotti escono a meraviglia con questi. Tuttavia sempre tra i superfini vi è anche la varietà di riso Roma.

Questo riso, che è stato creato nel 1931 in Italia, ha i vantaggi del Carnaroli ma è più economico e cuoce prima. La sua caratteristica è che assorbe bene il condimento e rilascia dell’amido in cottura. Si presta bene per i risotti, anche mantecati. Ottimo per insalate, arancini e per le preparazioni di tipo pilaf. Un riso italiano da scoprire, molto versatile e, nella sua categoria, anche economico.

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