Pietre dure preziose, come riconoscere quelle vere e naturali dei gioielli che saranno il vero trend dell’estate

Pietre dure preziose

D’estate gli indumenti scoprono maggiormente la nostra pelle e lasciano maggiore spazio per indossare e valorizzare i gioielli. Monili soprattutto colorati, luminosi e spesso anche vistosi. Infatti, puntualmente, la moda primavera estate riporta alla ribalta le varie gemme più o meno preziose che risaltano su gioielli e bigiotteria arricchendone la lavorazione. Il mondo delle pietre dure però è davvero ricco e variegato, il che fa sì che non sempre sia semplice distinguerne la tipologia, né tantomeno l’autenticità. Per evitare dunque di prendere fischi per fiaschi abbiamo stilato una sintetica guida che può aiutarci nell’acquisto e nella scelta.

Quando parliamo di gemme ci riferiamo a materiali naturali che, in virtù di alcune caratteristiche che le rendono pregiate, acquisiscono un determinato valore. Includono sia elementi di origine organica, quali perle e coralli, che minerale, come le pietre. Queste ultime solitamente si classificano in preziose e semi preziose. Il primo gruppo include diamanti, rubini, zaffiri e smeraldi. Il secondo tutte le altre pietre dure utilizzate dalla bigiotteria e oreficeria, talvolta includendo anche quelle organiche. Infatti, col termine pietra dura si indica il taglio al quale si sottopongono.

In realtà la distinzione classica tra preziose e semi preziose non sempre è corretta, perché vi sono diversi fattori che ne influenzano il valore. La rarità, la provenienza, nonché la qualità del taglio, del colore e della chiarezza. Dunque, alcune pietre semi preziose potrebbero raggiungere davvero cifre considerevoli. Un esperto gemmologo saprà farne una stima precisa. In ogni caso sarà importante distinguerle da quelle artificiali. Andiamo dunque a vedere le caratteristiche delle pietre dure preziose, come riconoscere quelle vere e naturali e in che modo distinguere le più note.

Distinguerle da quelle false artificiali

Saper distinguere una pietra naturale da una sintetica nella bigiotteria è fondamentale. Sia per quanto concerne l’effetto una volta indossata, sia per capire se il costo è adeguato al prodotto. In realtà vi dovrebbero essere delle apposite etichette che attestino l’autenticità della pietra. Potremmo però talvolta nutrire dei dubbi, soprattutto se stiamo acquistando manufatti artigianali o in mercatini. Vi sono però alcuni dettagli che possono guidarci nel riconoscere una pietra naturale da una artificiale. Se è troppo leggera quasi sicuramente non è vera: quando lo è, infatti, risulta pesante. Inoltre, al tatto la sua superficie si percepisce fredda. Tanto è vero che, anche a contatto con la nostra pelle, non si riscalderebbe.

Una pietra naturale non presenta una superficie omogenea, bensì con venature e imperfezioni, inoltre conterrebbe quarzo o calcite. Altresì, durerebbe nel tempo perché indistruttibile, inoltre a contatto con un’altra pietra produrrebbe un rumore caratteristico diverso da quello di altri materiali. Allo stesso tempo, una pietra trasparente o traslucida avrebbe una brillantezza e un modo di rifrangere la luce totalmente diverso rispetto ai materiali artificiali.

Proprio le loro speciali caratteristiche naturali rendono i gioielli in cui sono incastonati davvero strepitosi e di punta, perfetti anche da indossare a un matrimonio. Ovviamente a patto di saperli abbinare ai nostri abiti, soprattutto per quanto concerne le collane e le scollature.

Pietre dure preziose, come riconoscere quelle vere e naturali e capire di quale si tratta

Poiché il gruppo delle pietre dure semi preziose include diversi tipi, andiamo a vedere nello specifico le caratteristiche di alcune molto diffuse.

  • Acquamarina: monocolore blu/azzurro che può variare nella sfumatura, è cristallina, trasparente e lucida;
  • ametista: di colore viola, non presenta un’unica tonalità omogenea ma sfumata. Si tratta di una pietra di quarzo, dunque sarebbe piuttosto trasparente;
  • adularia o pietra di luna: può essere incolore o di varie tonalità, ha l’aspetto simile alla madreperla, lucidissima, crea giochi di luce e la riflette all’interno;
  • lapislazzulo: di colore blu, opaco e con striature dorate e bianche;
  • opale: ha un colore di fondo che varia, quale rosso, rosa, nero, grigio ecc., con chiazze iridescenti;
  • onice: nero o marrone perlopiù, con striature chiare, opaco ma lucidissimo.

Naturalmente teniamo presente che è sempre bene diffidare di prezzi che ci appaiono troppo bassi rispetto a quello che dovrebbe essere il prodotto. Inoltre, consigliabile acquistare sempre da rivenditori di fiducia e pretendere certificazioni relative alla pietra.

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