Per piante di pomodori stracolme di frutti molti usano questo potente concime ma attenzione a non compiere alcuni errori comuni

pomodori

Dare un piccolo aiuto all’orto o al giardino tramite l’utilizzo di fertilizzanti o concimi può essere estremamente vantaggioso. Non sempre le piante ricavano dal terreno la quantità giusta e sufficiente di nutrienti di cui hanno bisogno.

Talvolta, c’è bisogno di fornire tante cure e di somministrare fertilizzanti abbastanza potenti. Sono tantissimi i concimi che possiamo ricavare dalla dispensa di casa senza troppa fatica. Altri, come quello che segue, sono prodotti della natura che l’uomo ha saputo imparare a sfruttare con il tempo.

Eppure, esistono precisi dosaggi da rispettare e alcuni errori da evitare. Allo stesso modo, non si tratterebbe di un concime utile per qualunque tipologia di pianta.

Un eccezionale prodotto naturale per la cura dell’orto

Ci stiamo riferendo alla pollina, un concime 100% naturale che si otterrebbe, tramite un preciso procedimento, proprio dagli escrementi delle galline.

Si tratta di un concime naturale consentito in agricoltura biologica. Nonostante i suoi enormi benefici nella cura dell’orto, è importante usarla con parsimonia ed evitare alcuni errori capaci di danneggiare irrimediabilmente le piante.

Quali specie vegetali possiamo concimare con la pollina

La pollina è sicuramente utilissima per piante di pomodori stracolme di frutti, ma anche per altre tipologie di piante. Sarebbe opportuno, innanzitutto, non usarla al di fuori di specie come:

  • melanzane;
  • pomodori;
  • zucchine;
  • zucche;
  • meloni;
  • angurie o cocomeri;
  • patate.

Come è facile intuire, si tratta di ortaggi esigenti e a ciclo medio o lungo. Ma quali dosaggi bisogna rispettare? Quali errori dobbiamo evitare?

Per piante di pomodori stracolme di frutti molti usano questo potente concime ma attenzione a non compiere alcuni errori comuni

Le quantità medie sarebbero di circa 2-4 chilogrammi per metro quadro. Tuttavia, bisognerà diminuire queste dosi della metà o di ¼ se utilizziamo pochi volumi di residui vegetali. Se, dunque, la quantità di pollina da impiegare è notevolmente maggiore di questi residui, meglio diminuire drasticamente il dosaggio.

Bisognerà preferire trattamenti a base di pollina poco prima della semina ed evitare di andare troppo in profondità.

La pollina non andrebbe bene per i terreni eccessivamente argillosi. Il consiglio è di usarla su quelli sabbiosi o leggeri, perché questa caratteristiche consentiranno alle radici di assorbire facilmente il concime.

In alcuni casi bisognerebbe diluire la pollina in acqua, per evitare che l’alto tasso di ammoniaca bruci la coltivazione.

Si può scegliere di collocarla in un contenitore, lasciando qualche centimetro libero e ricoprendo tutto d’acqua. Basterà smuoverla di tanto in tanto e lasciarla così per circa un mese.

Approfondimento

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