Non serve congelare il pane per averlo fresco il giorno dopo, ma basta questo piccolo trucco delle nostre nonne

pane

Uno degli alimenti più amati dagli Italiani è il pane. Lo si compra ogni giorno e nella forma che più piace. In effetti in Italia esistono diversi modi di fare il pane. Molto diffusi sono i pani arricchiti con semi vegetali, come quelli di sesamo. Offrono un gusto particolare che molti apprezzano.

Vi è poi il pane multicereale, che consiste in un insieme di semi particolarmente nutrienti e vari. Un tipo di pane, che si può trovare in panetteria, è quello alla curcuma arricchito a volte con semi di sesamo.

Far lievitare le farine senza glutine

Vi sono poi dei pani adatti alle persone che soffrono di celiachia, che non tollerano la presenza di glutine nell’impasto. Le farine di grano saraceno e di riso ne sono un esempio. Benché abbiano difficoltà a lievitare, tuttavia il trucco esiste. Basta aggiungere un pizzico di alcuni semi vegetali perché la farina senza glutine lieviti meglio e diventi più morbida.

A volte si acquista una quantità di pane che possa coprire due o tre giorni. Sorge allora il problema di come conservare il pane per il giorno dopo. Molti lo congelano, però bisogna sapere che non serve congelare il pane per averlo fresco il giorno successivo.

Come si preparavano i tramezzini

Quando a Roma si diffuse l’arte dei tramezzini, si utilizzava una tecnica molto interessante per mantenere morbido il pancarrè. Allora diventava presto secco e, per mantenerlo morbido, si usava un trucchetto particolare.

Si prendevano le fette dalla forma quadrata e si eliminavano i bordi, in modo che ne risultasse un pane completamente bianco. Poi si tagliavano in diagonale così da ricavarne tanti triangoli tipici, quelli appunto del tramezzino.

Si inumidiva un canovaccio pulito con poca acqua e si strizzava per bene. A questo punto si avvolgeva il pane tagliato per un paio d’ore. Durante questo periodo, l’umidità contenuta nel canovaccio passava direttamente nelle fette di pancarrè. Si trasformavano così in un pane morbido, pronto a ricevere maionese, prosciutto e quant’altro.

Non serve congelare il pane per averlo fresco il giorno dopo, ma basta questo piccolo trucco delle nostre nonne

Anche per il pane potrebbe andar bene questo sistema, avendo l’accortezza che il panno sia veramente appena inumidito.

Tuttavia un altro sistema esiste ed è quello delle nostre nonne. Queste per conservare il pane fresco per il giorno dopo semplicemente aggiungevano un pezzo di sedano all’interno del cartoccio con il pane. Il sedano durante la notte cedeva umidità al pane, così che questi non potesse rinsecchire. Un sistema sicuramente da scoprire.

D’altra parte lo svantaggio di congelare il pane è il seguente. Sembra che, quando il pane viene scongelato, la mollica perda parte della sua morbidezza.

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