Le marmellate della nonna declinate in queste 3 ricette innovative e prelibate che si sposano alla perfezione con carni e formaggi

marmellata

Uno dei cibi più iconici del secolo scorso, ma che vanta anche un’attitudine all’immortalità, è la marmellata della nonna. Non a caso su questo prodotto casereccio preparato con frutta fresca, spesso colta direttamente nei frutteti, hai ispirato innumerevoli brand.

Non solo, la marmellata della nonna ha influenzato anche la musica rock. Basti pensare alla celeberrima band statunitense, i Pearl Jam. Laddove Pearl era il nome dell’amata nonna del cantante e jam significa appunto “marmellata”. Dalla marmellata di Pearl al giorno d’oggi, la gastronomia si è evoluta, andando alla ricerca di declinazioni sempre più ricercate e trendy. Partendo da prodotti classici e immortali.

Vale dunque la pena di sperimentare le marmellate della nonna declinate in queste 3 ricette innovative, squisite al cucchiaio, ma perfette per accompagnare carni e formaggi.

Sono l’ideale per chi ama un concetto di finger food raffinato, ma veloce e semplice da imbastire anche all’ultimo momento. Magari accompagnando la sapidità di carni e salumi con la dolcezza speziata delle marmellate. È il connubio ideale anche per mandare in scena dei cocktail dal bassissimo contenuto calorico, freschissimi e ricchi di antiossidanti, dal sapore minerale.

Si tratta di una soluzione chic e versatile, adatta alle situazioni più diverse.

Le marmellate della nonna declinate in queste 3 ricette innovative e prelibate che si sposano alla perfezione con carni e formaggi

È la riduzione dell’acqua che addensa la marmellata, oltre all’aggiunta facoltativa di pectina e del limone. L’acidità infatti è necessaria per stabilizzare la confettura e farle raggiungere la consistenza ottimale. È fondamentale ricordarsi di sterilizzare il barattolo di vetro, immergendolo per un minuto nell’acqua bollente. La temperatura della marmellata deve essere ancora elevata, come quella del barattolo, quando la si versa. Poi si chiude ermeticamente.

Per accompagnare formaggi stagionati e carne alla griglia, la marmellata di carote e agrumi è perfetta. Arance, mandarini e lime, vengono delicatamente smorzati dalla dolcezza della carota.

Qualche foglia di menta fresca ne esalta la freschezza.

Il sapore acidulo della marmellata di uva spina e melissa si sposa meravigliosamente con formaggi freschi e dolci, può essere usata per la cheesecake e per sgrassare i salumi o il salmone.

È consigliabile usare la varietà a frutti rossi. Dopo aver lavato la melissa e averla riposta, bisogna far bollire 1 kg di uva spina con acqua e aceto bianco, finché  non si scioglie. In seguito, dopo aver setacciato il composto, si aggiungono 500 g di zucchero e il mazzetto di melissa. Quando la marmellata avrà raggiunto la giusta consistenza, si lascia raffreddare e si toglie la melissa, che rilascerà quel tenue aroma di limone.

Per stupire gli ospiti con una preparazione dai toni morbidi ed esotici, si può sperimentare con la composta di datteri e mandarini. Occorre tritare 130 g di datteri e 50 g di mandorle tostate, che vanno aggiunti in bollitura alla marmellata di mandarini preparata in modo classico.

Ricordarsi sempre di capovolgere i barattoli di vetro ancora bollenti ed ermeticamente chiusi, per generare il sottovuoto.

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