Lavoro, chi assume i giovani nel Centro-Sud, taglia i costi del 30%

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Assumere qualcuno a tempo indeterminato ora conviene di più, se si tratta di giovani sotto i 36 anni. Il Governo ha deciso di tagliare i contributi dovuti dalle imprese per i giovani e le donne. Ma anche di finanziare con un miliardo il tempo impiegato in formazione già conclusa. In particolare le ore utilizzate durante le serrate a causa della pandemia. Infine arrivano altri fondi per rendere più efficienti i servizi pubblici per l’impiego. Ecco tutte le risorse sbloccate ieri dalla Commissione europea a favore dell’Italia, una prima ricognizione con la Redazione Lavoro di ProiezionidiBorsa.

Una migliore coesione europea

I fondi europei in arrivo sono parte del Programma Reach-EU, dedicato all’assistenza per la coesione e i territori d’Europa per il biennio 2021-2023. Porteranno in Italia ben 13,5 miliardi di euro. L’intero piano Reach-EU ha un valore di 50,6 miliardi di euro. Questi finanziamenti si uniranno ai 191 miliardi assegnati dalle istituzioni UE con il PNRR (Piano di ripresa e resilienza).

Lavoro, chi assume i giovani nel Centro-Sud, taglia i costi del 30%

Ma ecco come questi fondi interverranno a sostegno delle politiche attive per l’occupazione, e soprattutto a protezione dei posti di lavoro. In particolare quelli creati in alcune specifiche regioni italiane come Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna. Il governo potrà utilizzare 2,7 miliardi per ridurre del 30% le imposte versate dai datori di lavoro sui contributi previdenziali fino al 2025.

Basta con le assunzioni on-off

Le piccole imprese di queste Regioni potranno certamente beneficiare della riduzione. Ma solo se i lavoratori resteranno assunti per almeno nove mesi dopo il periodo di imposta per il quale è richiesta l’agevolazione. Questa modalità per alleggerire la contribuzione al Sud è stata introdotta dal Decreto 104/2020 per evitare le assunzioni ‘on-off’. Ora è stata prorogata dall’ultima Legge di Bilancio fino al 2029.

Uno speciale sostegno ai giovani

L’Esecutivo interverrà poi, in modo specifico, a sostegno del lavoro ai giovani. I datori di lavoro che assumeranno lavoratori under 36 nel biennio 2021/22 potranno tagliare i contributi previdenziali grazie a un ‘tesoretto’ pari a 200 milioni. Questa agevolazione vale anche per la conversione dei contratti da tempo determinato a full time. Altri 37,5 milioni di tagli previdenziali saranno destinati ai datori di lavoro che assumono donne.

C’è un fondo ‘nuove competenze’

Vediamo ora come richiedere un sostegno al Fondo Nuove Competenze. Finanzia le ore non lavorate per difficoltà dell’impresa, purché vengano utilizzate dai lavoratori per frequentare corsi di formazione. A proposito di ciò, ecco cosa fare se l’ex datore di lavoro non consegna la certificazione dei corsi frequentati quando eravamo suoi dipendenti.

Tutti al lavoro, basta col reddito di cittadinanza

Lavoro, chi assume i giovani nel Centro-Sud, taglia i costi del 30%. Chi è appena entrato in cassa integrazione o non riesce a trovare lavoro, potrà invece contare sul rafforzamento della rete di servizi pubblici per l’impiego. Le persone in cerca di lavoro, quelli che vogliono andare oltre il reddito di cittadinanza e i disoccupati di lunga durata potranno concludere un contratto su misura con i centri dell’impiego, che potranno offrire un supporto migliore per la ricerca di occupazione in base a esigenze reddituali e competenze maturate.

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