Il primo avvertimento del cancro all’esofago potrebbe essere questo segnale che spesso ignoriamo

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Il cancro all’esofago è uno dei più diffusi nel mondo e, purtroppo, uno dei più pericolosi. Soltanto in Italia ha colpito 2.400 persone nel 2020 secondo i dati ufficiali di AIRTUM. E il tasso di sopravvivenza a 5 anni dal riconoscimento della patologia è ancora molto basso. Basti pensare che le stime parlano di un 12% per i maschi e del 17% per le femmine. Per questo motivo non dovremmo mai ignorare quello che ci comunica il corpo. Il primo avvertimento del cancro all’esofago può essere questo segnale che spesso ignoriamo. Ovvero la disfagia, la difficoltà a deglutire gli alimenti solidi e liquidi.

Il primo avvertimento del cancro all’esofago può essere questo segnale che spesso ignoriamo

Sono due le tipologie di tumore all’esofago più comuni. Il carcinoma a cellule squamose e l’adenocarcinoma. Il primo colpisce la parte superiore dell’esofago. Il secondo la parte più vicina allo stomaco. In entrambe le malattie possono presentarsi gli stessi sintomi. In percentuale il carcinoma rappresenta il 60% dei casi registrati. L’adenocarcinoma il 30%.

Come detto in precedenza il primo sintomo della malattia è la disfagia. Se fatichiamo anche a mangiare i cibi più morbidi o a deglutire e non abbiamo patologie croniche dell’esofago sarebbe consigliabile prenotare una visita specialistica. Soprattutto se i sintomi peggiorano e pian piano non riusciamo a ingerire nemmeno i liquidi.

Potrebbe significare che la massa tumorale impedisce il passaggio del cibo. Un problema che nei casi più gravi può portare anche a vomito e perdita improvvisa di peso.

Attenzione anche alla voce. Soprattutto se riscontriamo un calo improvviso o un cambiamento nel tono. Questo tumore è molto subdolo e in alcuni casi colpisce direttamente le terminazioni nervose che fanno muovere le corde vocali.

Come cercare di prevenirlo e i fattori di rischio

Per cercare di prevenire questo tipo di cancro abbiamo a disposizione molti accorgimenti efficaci. In primis dovremmo rinunciare alle bevande alcoliche e al fumo. Sono i peggiori nemici della mucosa che protegge l’esofago. Si stima che sommati aumentino di circa 100 volte il rischio di contrarre la malattia.

In secondo luogo dovremmo sempre inserire frutta e verdura nell’alimentazione quotidiana. Gli alimenti tipici della dieta mediterranea sono perfetti per la prevenzione. Ci forniranno la giusta quantità di vitamine e antiossidanti per salvare le cellule dalle degenerazioni tumorali.

Mai rinunciare, infine, all’attività fisica. Obesità e peso influiscono enormemente sulla probabilità di contrarre il cancro all’esofago. Altre ricerche ancora da approfondire associano l’aumento del rischio anche al consumo di carne rossa.

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