Festa della mamma, ecco perché l’azalea è la pianta portafortuna e alcuni consigli su come curarla

Perché l’azalea è la pianta portafortuna

Siamo entrati nella settimana che porterà alla Festa della mamma. Uno dei regali più belli da poter fare è sicuramente un fiore. Che sia una pianta o un bouquet poco cambia. Da anni, l’azalea è uno dei presenti favoriti, anche grazie alla concomitanza con la giornata mondiale della Fondazione Italiana per la Ricerca sul Cancro (Airc), che ogni anno la propone in numerose piazze d’Italia. Perché proprio questo fiore?

L’azalea della ricerca è diventata ormai uno dei simboli per celebrare la Festa della mamma. Si fa del bene e, in più, si può acquistare un fiore splendido e colorato da regalare a quella che è quasi unanimemente riconosciuta come la figura più importante per tutti noi. Non fosse altro perché ci ha dato la vita. Domenica non farà eccezione e saranno molte le azalee che riempiranno dapprima le piazze e successivamente le case degli italiani. Ci siamo mai chiesti perché sia proprio questa la pianta associata alla figura materna?

La storia dell’azalea

Appartiene alla famiglia delle piante Ericacee e il suo nome completo è rhododendron simsii. In greco, la traduzione sarebbe “albero rosa”, per l’originario colore del suo fiore. Viene con ogni probabilità dall’Asia, anche se l’America avrebbe qualcosa da ridire in proposito. Essendoci 500 specie, non è difficile pensare che la provenienza possa non essere così certa, ma questo, a oggi, non è importante. Colori e forme, come spesso accade per i fiori, mutano nel tempo, anche grazie all’azione dell’uomo.

Bianco, rosa, rosso, fucsia, blu, lilla, addirittura bicolore. Oggi se ne possono trovare di ogni tipo e gradazione. Può essere messa a dimora nel terreno, oppure restare in vaso per abbellire balconi e terrazzi.

Festa della mamma, ecco perché l’azalea è la pianta simbolo di questa ricorrenza

Non è una pianta che necessita di molti accorgimenti e può resistere anche alle cure di chi non ha il pollice verde. Preferisce le zone luminose, ma non con esposizione diretta al sole, soprattutto d’estate. Ha bisogno di acqua costantemente, anche due volte al giorno con temperature superiori ai 25 gradi. Patisce molto temperature inferiori ai 3/5 gradi e, quando smette di fiorire, va potata per permettere una ricrescita superiore. Se ne consiglia il rinvaso una volta terminata la fioritura, intorno alla fine di giugno, nel caso in cui non la si potesse mettere nel terreno.

Festa della mamma, ecco perché l’azalea è la pianta che rappresenta al meglio la figura materna. Innanzitutto perché è sempre stata, sin dall’antichità, simbolo di amore. E quale amore più puro può esistere se non quello di una madre verso il proprio figlio? In secondo luogo, poi, in Asia è sempre stata simbolo di fortuna, per questo era uno dei principali regali fatti alle novelle spose. Si augurava alla donna un matrimonio felice, con il conseguente arrivo dei figli.

Insomma, un simbolo di ottimi presagi per la donna, affinché le doni il meglio che questa possa chiedere alla vita, oltre alla salute, ovvero un amore duraturo suggellato dai figli. Questo il motivo per cui l’azalea è divenuta un emblema per la Festa della mamma.

Consigliati per te