Ecco svelato il trucco per conoscere il periodo di produzione della polpa di pomodoro e ricercare un prodotto fresco e di qualità

pomodoro

Il sapore ricco del pomodoro è una delle grandi costanti della nostra cucina. Che sia per una pizza o come condimento, questo vegetale di origine americana è diventato uno dei pilastri della nostra alimentazione e della dieta mediterranea in generale. Possiamo considerarci bravi nel capire quali prodotti scegliere quando ci muoviamo tra i banconi dell’ortofrutta. Ad esempio, basterà utilizzare questi trucchi per riconoscere la freschezza di un cavolfiore. Ma sarà più difficile che ci dimostriamo competenti quando acquistiamo prodotti lavorati quali salse e polpe. Spesso confondiamo addirittura i termini, dimenticando che la polpa contiene anche parti intere del pomodoro, a differenza della salsa.

Ebbene, dovremmo sapere che esistono alcuni trucchi per conoscere delle informazioni essenziali sulla produzione. Queste ci potrebbero guidare ad un acquisto consapevole. Tanto più che nei banconi degli alimentari le salse di pomodoro sono accostate, pur provenendo da periodi di confezionamento diversi. Così, per conoscere l’anno di produzione, ecco svelato il trucco per conoscere il periodo in cui sono state confezionate.

Una sigla alfanumerica

Dovremmo sapere che un dato ci può aiutare. Fino al 2012 era obbligatorio inserire il numero di lotto sulle passate e sulle conserve vegetali in generale. Poi è diventato facoltativo. Se questo fosse presente, questa informazione ci potrebbe dire molto sull’origine del pomodoro. Questo codice è composto di due parti: una lettera e un numero.

La prima rappresenta l’anno di produzione della conserva vegetale: U per il 2021, ed E per il 2020; per il 2019 era J; A per il 2018, e B per il 2017. Poi c’è un numero compreso tra 1 e 365. Rappresenta il giorno di confezionamento, che va dal primo gennaio al 31 dicembre. Se troviamo un numero compreso all’incirca tra 200 e 280, ciò significa che il prodotto è stato confezionato in un periodo che intercorre tra luglio e settembre. Questi giorni rappresentano i periodi di raccolta. Se il numero fosse inferiore, ciò significa che il prodotto è stato verosimilmente realizzato con pomodori lavorati in un periodo diverso rispetto a quello del confezionamento. Questa informazione si unisce così a quelle presenti sull’origine del prodotto. Questi due dati ci possono dire decisamente abbastanza sul sapore del prodotto che stiamo per acquistare.

Ecco svelato il trucco per conoscere il periodo di produzione della polpa di pomodoro e ricercare un prodotto fresco e di qualità

Ricordiamoci che la conservazione di una salsa di pomodoro dura normalmente intorno ai 2-3 anni. Questi generi non contengono propriamente una data di scadenza, bensì il cosiddetto termine minimo di conservazione. In questo caso, il limite di consumo non è strettamente invalicabile, perché gli alimenti saranno ancora commestibili. Però, dopo quella data subiranno un progressivo decadimento. Nel caso delle salse di pomodoro, ad esempio, sarebbe meglio non consumarle dopo 2 mesi dal compimento del termine. Invece, nel caso di altri prodotti, il termine è diverso. Nel caso dell’olio extra vergine di oliva si potrebbe prolungare per un anno circa.

A proposito di olio, di recente è uscito il sondaggio della nota associazione che indica quali oli EVO sarebbero i migliori per prezzi accessibili e qualità.

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