Dolore al petto persistente e respiro corto insieme a sudorazione abbondante potrebbero essere il campanello d’allarme di questa brutta infiammazione

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Ci sono segnali di malessere che è facile sottovalutare. Un semplice mal di testa, infatti, se prolungato, potrebbe volerci segnalare che qualcosa non va nel nostro corpo. Lo abbiamo visto con i sintomi più comuni dell’infarto, che possono cogliere di sorpresa chiunque. Abbiamo già proposto una guida dettagliata una guida dettagliata per riconoscerli in tempo.

A volte anche dei piccoli fastidi, quando si presentano insieme, possono rappresentare un campanello d’allarme per qualcosa di più grave. Per esempio, avere mani e piedi freddi anche in estate.

Nell’articolo di oggi scopriamo cosa potrebbero significare dolore al petto persistente e respiro corto. Vedremo che quando compaiono insieme, specialmente quando si soffre di alcune patologie, non dovrebbero essere presi sotto gamba. Inoltre, vedremo anche quali sono le cause più ricorrenti per dolori di questo tipo e come agire tempestivamente.

I dolori intercostali possono scaturire da cause molto differenti tra loro. Alcune non sono gravi, mentre altre prevedono l’intervento tempestivo di équipe mediche specializzate. Quando si avverte un dolore fisso e lancinante al petto, questo può durare pochi secondi o svariati minuti.

Dolore al petto persistente e respiro corto insieme a sudorazione abbondante potrebbero essere il campanello d’allarme di questa brutta infiammazione

Il primo caso che deve farci allarmare è se la durata supera i 15 minuti. La sofferenza può espandersi anche ad altre parti del corpo, soprattutto la schiena e le braccia. Anche la mascella può essere colpita. È possibile che questo sintomo sia accompagnato a nausea, colpi di tosse, ma specialmente affanno e sudorazione abbondante. È possibile che la tosse sia accompagnata anche da fuoriuscita di sangue.

La presenza di patologie quali pressione alta, diabete, obesità e colesterolo alto possono essere connesse alla sofferenza toracica. Tra le cause più comuni, il reflusso gastroesofageo può provocare dolore al petto per via degli acidi presenti nel tratto tra stomaco ed esofago. Un dolore persistente può sopraggiungere nel contesto di polmoniti, embolie e pleuriti. Anche un’infiammazione alla cartilagine delle costole o costocondrite provoca respirazione difficile e sofferente.

Per finire, il dolore al petto è uno dei sintomi possibili dell’attacco di panico. Anche in questo caso. la durata può protrarsi per più di 20 minuti accompagnato da sudorazione copiosa e respiro affannoso. Ricordiamo di consultare i segnali dell’infarto (arresto di flusso di sangue nel cuore) per verificare se sia il caso di chiamare l’ambulanza. In ogni caso, meglio avere un consulto medico dopo aver avuto un attacco di questo tipo.

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