Con diabete e colesterolo alto tra 40 e 50 anni questo esame preventivo allunga la vita

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Le malattie cardiovascolari sono la prima causa di decesso tra la popolazione e spesso sono causate oltre che dai fattori genetici, anche da quelli ambientali. In particolare i fattori di rischio sono spesso collegati ad abitudini e comportamenti sbagliati, quali l’alimentazione e lo stile di vita non corretti. Seguire infatti un regime alimentare sano e avere uno stile di vita attivo, lontano dal fumo e dall’abuso d’alcol, sono principi basilari per un’esistenza serena. Come è altrettanto importante eseguire esami e controlli periodici, soprattutto dopo una certa età. Ad esempio chi ha 60 anni deve fare questi controlli per una vita longeva e felice.

Inoltre imparare ad ascoltare il proprio corpo, in particolare il proprio cuore è importantissimo, soprattutto se si è predisposti ad avere determinati valori alterati. In particolare con diabete e colesterolo alto tra 40 e 50 anni questo esame preventivo allunga la vita. Si tratta in particolare della TAC al cuore, un esame molto importante quando si sospetta della presenza di determinate patologie coronariche. A volte le corse frenetiche, le preoccupazioni familiari e lavorative e l’età che avanza possono indurre sottovalutare determinati sintomi, che potrebbero costarci caro. Infatti ci sono 3 sintomi confondibili che a 50 anni indicano che il cuore è sotto sforzo.

Con diabete e colesterolo alto tra 40 e 50 anni questo esame preventivo allunga la vita

Molte malattie cardiovascolari sono determinate da patologie come il diabete o il colesterolo alto, ecco perché, in questi casi, è fondamentale eseguire controlli specifici. La TAC coronarica è un esame diagnostico che può salvare la vita, in quanto è in grado di riconoscere l’aterosclerosi e le coronaropatie. In particolare, si tratta di un esame non molto invasivo in grado di produrre immagini 3D e ad alta definizione delle coronarie. In questo modo si valuta il loro stato di salute. Questo esame è particolarmente importante nei seguenti casi:

  • pazienti che hanno già subito rivascolarizzazioni con stent e bypass;
  • pazienti che presentano dolore toracico e tutti gli altri esami non hanno dato riscontri;
  • in presenza di soggetti che hanno più fattori di rischio cardiovascolare a causa di ipercolesterolemia, fumo, diabete, stress, familiarità, ipertensione;
  • pazienti che devono sottoporsi ad intervento chirurgico.

Questo esame, pertanto, si considera di screening, in quanto consente di capire se il paziente è sano e non ha bisogno di terapie urgenti. Con una diagnosi preventiva infatti si possono diagnosticare patologie che se non prese tempestivamente possono portare alla morte.

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Attenzione, battiti superiori a 90 e cuore che impazza a riposo aumenta questo rischio

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