Tosse secca, mancanza di fiato e caviglie gonfie potrebbero essere l’avvisaglia di questo disturbo da non sottovalutare dopo i 65 anni

gambe stanche

Proteggere la salute è fondamentale per migliorare il proprio benessere. Prendersi cura di sé stessi vuol dire seguire uno stile di vita corretto e programmare dei controlli medici periodici. Per vivere più a lungo e prevenire alcune malattie sarebbe necessario, ad esempio, smettere di fumare e ridurre al minimo i consumi delle bevande alcoliche. Un’alimentazione sana, una regolare attività fisica e la capacità di gestire lo stress, poi, potrebbero diminuire la probabilità di sviluppare le malattie legate al cuore e al metabolismo.

Il nostro corpo è una macchina perfetta, che ci invia dei chiari segnali ogni volta che sopraggiunge un problema. Ecco che un semplice formicolio alle mani e ai piedi potrebbe dipendere dalla carenza di vitamine, ad esempio.

Facciamo attenzione al cuore

Le malattie cardiovascolari sono una delle prime cause di morte in Italia. Per cercare di prevenire questi problemi, sarebbero fondamentali uno screening completo e delle visite di controllo periodiche. In particolare dopo i 65 anni, il cuore potrebbe non lavorare più bene, ridurre la capacità di contrarsi e diventare troppo debole. In questo caso si parlerebbe di scompenso cardiaco. Questa problematica non dipenderebbe da una sola causa, ma da una serie di fattori. Tra le condizioni che potrebbero accentuare questo rischio troviamo l’obesità, l’ipertensione, un pregresso infarto, ecc.

Tosse secca, mancanza di fiato e caviglie gonfie potrebbero essere l’avvisaglia di questo disturbo da non sottovalutare dopo i 65 anni

I sintomi che accompagnano lo scompenso cardiaco, soprattutto nella fase iniziale, non sarebbero clinicamente molto evidenti. Inoltre, potrebbero variare da persona a persona. Purtroppo, con l’avanzare della malattia, questi disturbi potrebbero diventare sempre più persistenti. Ad esempio, lo scompenso cardiaco si manifesterebbe attraverso il gonfiore degli arti inferiori. Un accumulo di liquido nei polmoni, poi, potrebbe essere anche la causa della tosse persistente.

In realtà non dovremmo fare attenzione solo a tosse secca, mancanza di fiato e caviglie gonfie, ma anche alla perdita di appetito, alla difficoltà di concentrazione, ecc. Il medico competente, dopo aver accertato la malattia, prescrive la cura adeguata. Ma parliamo di una patologia che difficilmente potrebbe sparire. Oltre alla terapia farmacologica, sarebbe fondamentale anche seguire uno stile di vita sano. Mangiare in modo corretto, ridurre le quantità di sale, limitare l’uso degli alcolici. A queste buone abitudini si dovrebbe anche associare una regolare e adeguata attività fisica. Naturalmente, il nostro consiglio è sempre quello di rivolgersi al medio per qualunque informazione in merito.

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