Tiene incollati allo schermo con il fiato sospeso questa interessantissima serie TV danese tratta da un libro noir molto famoso

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Molti di noi, quando tornano a casa la sera, hanno il desiderio di staccare la testa. Uno dei tanti modi per farlo può essere guardare un film. Per fortuna, al giorno d’oggi, questa opzione è diventata più semplice grazie ai siti di distribuzione come Netflix e Amazon Prime. Dietro a una modica cifra al mese, infatti, si può accedere a un catalogo vastissimo di documentari, film e serie TV, in modo totalmente legale. Per questo oggi consigliamo un titolo che sicuramente catturerà l’attenzione minuto per minuto. Infatti, questa trama tiene incollati allo schermo con il fiato sospeso per tutti gli episodi, portando a una fine inaspettata e sconvolgente.

Gli esempi di thriller meglio riusciti su Netflix

Prima, però, forniamo una piccola lista che comprende diversi format, sempre improntati sul genere thriller e psicologico. Il primo è “Cecil Hotel”, un documentario che segue le famose vicende di uno degli alberghi più controversi di America. Al suo interno si sono infatti consumati diversi fatti di sangue. Ma anche la misteriosa sparizione di una ragazza ha fatto pensare che il luogo sia popolato da spiriti. Invece, se si preferisse seguire le vicende che hanno caratterizzato la cronaca nera italiana, si potrebbero avere degli spunti interessanti sia sul delitto di Perugia, che su quello di Yara Gambirasio. Nel primo caso, infatti, si tratta di una docuserie, prodotta con la partecipazione di Amanda Knox. Invece il secondo è un film italiano che ripercorre il modus operandi adottato dalla polizia per scovare l’assassino nel noto caso di cronaca citato.

Tiene incollati allo schermo con il fiato sospeso questa interessantissima serie TV danese tratta da un libro noir molto famoso

Se però si preferiscono i prodotti di finzione, suggeriamo la visione di Chestnut man, tratto dal romanzo di esordio “L’uomo delle castagne” di Søren Sveistrup. Il titolo si riferisce ad un gioco per bambini molto comune nei Paesi nordici, che porta alla costruzione di un omino utilizzando dei fiammiferi e gli scarti di questo frutto secco. In questo caso, questo innocuo manufatto diventa un punto nevralgico della trama, dato che viene trovato su differenti scene di delitti di sangue apparentemente scollegati fra di loro. Ad unirli è solo la tipologia della vittima: un soggetto femminile con una storia di negligenza verso i propri figli. A svelare l’intricata mente dell’assassino sono Naia Thulin e Mark Hess, un duo di poliziotti divenuti partner nel caso per pura casualità.

Lettura consigliata

Questo luogo sarebbe il più infestato d’Italia e uno dei sette più spettrali d’Europa, perfetto per amanti di brivido e paura

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