Stop a demenza senile e vuoti di memoria con questo potentissimo antiossidante 

demenza senile

Oggi c’è molta paura nei Paesi occidentali riguardo alla demenza senile che sembra aumenti sempre più. Demenza e indebolimento delle attività cognitive sono dovute ad una decadenza neuronale. Ma possiamo attenuare gli effetti devastanti dicendo stop a demenza senile e vuoti di memoria con questo potentissimo antiossidante.

Un problema crescente

Le statistiche non mentono mettendo l’accento sull’aumento dei casi di demenza. Nella demenza rientrano le persone affette dal morbo di Alzheimer, Parkinson e altre forme di degenerazione neuro-cognitiva. In Italia per una popolazione sopra i 65 anni, sono 150 ogni 10.000 abitanti a soffrirne, cioè l’1,5%. La statistica si eleva al 30% per l’età superiore agli 80 anni.

La demenza si può manifestare già a partire dai 45 anni, ma sono casi rari e legati a condizioni genetiche familiari. Inoltre a questa età essere distratti e avere piccoli vuoti di memoria non significa avere sintomi di demenza. Possono essere legati ad altri fattori come lo stress della vita moderna.

Stop a demenza senile e vuoti di memoria con questo potentissimo antiossidante

Quando si parla di combattere la demenza senile non si hanno molte armi a disposizione. Tuttavia l’arma che viene dalla natura e la più potente sono gli antiossidanti. Sono questi che bloccano al nascere la possibile formazione di tossine, una delle possibili cause dei problemi cognitivi.

Alcuni studi mostrano come il celebre alimento che rende centenari e in perfetta forma mentale i Giapponesi abbiano un ruolo in questo decadimento del cervello. L’Astaxantina è il più potente antiossidante che esista al mondo. I Giapponesi oltre ad essere mangiatori di sushi lo sono anche di alghe, da cui deriva questa portentosa sostanza. E’ molto più efficace della vitamina C e persino della vitamina E considerata la più potente fra le vitamine.

Gli studi comprovano che l’Astaxantina svolge non solo un ruolo preventivo nel decadimento cognitivo e nella demenza senile, ma anche nelle sue forme iniziali. Altri studi stanno venendo per valutare i segnali positivi nelle forme medie di decadimento.

Un aiuto da prendere in seria considerazione soprattutto nelle forme preventive. Ricordiamo che oggi l’alimentazione gioca un ruolo essenziale nella prevenzione di tante malattie.

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