Sia al mare che in montagna attenzione a non sottovalutare questo fastidioso problema

orecchio

Chissà quante volte sarà capitato che dopo un rigenerante tuffo al mare o in piscina, abbiamo sentito l’acqua nell’orecchio? Oppure, durante una passeggiata in montagna abbiamo avvertito quella strana sensazione che l’ambiente circostante sia ovattato e i suoni più lontani? Niente paura, si sono semplicemente tappate le orecchie. Quest’oggi, i consulenti di ProiezionidiBorsa costantemente attenti al benessere dei Lettori, forniranno dei consigli per evitare spiacevoli fastidi. Soprattutto durante le vacanze. Perciò, sia al mare che in montagna meglio fare attenzione a non sottovalutare questo fastidioso problema. Ma se dovesse capitare di avere orecchie tappate durante una gita al lago o in spiaggia ecco alcuni rimedi naturali prima di andare dall’otorino.

La sensazione delle orecchie tappate è davvero poco piacevole e per non rischiare di farci rovinare la vacanza da questo disturbo, bisogna trovarsi preparati. In particolare, se siamo fortunati può durare qualche minuto o qualche ora. Nel peggiore dei casi, però, anche qualche giorno. Pertanto, per prima cosa è importante la prevenzione, ovvero una corretta pulizia dell’orecchio che eviti accumuli di cerume. Meglio non usare cotton fioc, che potrebbero spingere il cerume nel condotto uditivo favorendo il tappo e addirittura creare traumi. Sono preferibili magari delicate soluzioni detergenti a spray.

Sia al mare che in montagna attenzione a non sottovalutare questo fastidioso problema

La sensazione delle orecchie tappate è molto fastidiosa, crea un senso di isolamento, una realtà ovattata e, a volte, un ronzio più o meno intenso. Se accade dopo un tuffo, si potrà inclinare il capo verso il pavimento dal lato dell’orecchio interessato e premere con il palmo della mano sull’orecchio. Il movimento del palmo dovrà essere a intermittenza. In tal modo l’acqua, anche grazie ad una sorta di effetto-ventosa, si verserà sulla mano. Oppure, si potrà tirare leggermente il lobo, inclinando la testa, aumentando la cavità e favorendo l’uscita dell’acqua.

Qualora invece, si dovesse verificare dopo un atterraggio o durante un’escursione in montagna, si può masticare una gomma o sbadigliare ripetutamente. È bene farlo anche durante l’atterraggio. Per i bambini piccoli si consiglia il ciuccio, il biberon o seno. Un altro metodo è appoggiare un piccolo asciugamano riscaldato sull’orecchio.

Infine, ricordarsi, soprattutto al mare o in piscina, di asciugare sempre bene le orecchie, tamponandole con l’asciugamano senza inserire oggetti estranei. Anche l’aria calda del phon può in tal caso essere utile. Se, questi metodi non dovessero funzionare o se dovesse presentarsi dolore o un fischio persistente è opportuno consultare subito il medico.

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