Se nell’esame delle urine questo valore è troppo alto potrebbe essere un importante campanello d’allarme

urina

Proprio l’altro giorno quasi tutti i media riportavano una notizia decisamente clamorosa. Negli ultimi due anni per le cause che tutti sappiamo, sono saltati quasi 2 milioni di screening ed esami preventivi. Numeri davvero importanti per il nostro Paese che denotano un’improvvisa paura delle persone nel recarsi in cliniche e ospedali. Purtroppo, ancora in troppi sottovalutano l’importanza della prevenzione, come invece ricordano tutti i medici, i dottori e i ricercatori. Anche il semplice prelievo del sangue e delle urine che dovremmo fare almeno una volta all’anno, potrebbe aiutarci a salvare la nostra salute. Se nell’esame delle urine questo valore è troppo alto potrebbe essere un importante campanello d’allarme.

Quanto è importante controllare le urine

Controllare le prime urine del mattino portandole al laboratorio di analisi potrebbe rivelarsi importante per prevenire:

  • disturbi renali;
  • infezioni del tratto urinario;
  • alterazioni metaboliche.

Ma, l’esame delle urine, approfondito come l’urinocoltura potrebbe rivelare anche la presenza nella pipì di batteri ed eventuali virus infettivi.

Se nell’esame delle urine questo valore è troppo alto potrebbe essere un importante campanello d’allarme

Quali sono i valori pericolosi negli esami delle urine, quindi? Secondo quanto consigliano medici e specialisti i valori normali delle nostre urine dovrebbero variare tra 1.005 e 1.025. Questo valore si chiama anche densità o peso specifico e indicherebbe una condizione di normalità delle nostre urine.

Attenzione che se questa densità dovesse invece diminuire, soprattutto se in esami ripetuti, i medici potrebbero consigliarci eventuali e più approfonditi esami per l’eventualità di problemi renali o diabete. Per quanto riguarda invece il pH, solitamente il range di normalità entro il quale muoversi è abbastanza ampio. Normalmente oscillerebbe tra 4,6 e 8. Come potrebbero ricordarci i medici dietologi, anche il regime alimentare potrebbe consentirci di diminuire il pH. Consiglio che potrebbe rivelarsi davvero utile, perché pochissimi sanno che i batteri farebbero fatica a sopravvivere e a riprodursi con un pH troppo basso.

Come combattere le infezioni urinarie a tavola

Come ricorda Fondazione Umberto Veronesi, nello studio che alleghiamo, idratazione e alimentazione potrebbero essere alleati importanti anche nella salute delle nostre urine. Soprattutto le donne sarebbero maggiormente colpite secondo le statistiche dalle infezioni urinarie. Complicazioni che riguarderebbero almeno una donna su due nell’arco della sua vita.

Ecco allora l’importanza di bere i famosi due litri d’acqua circa al giorno che potrebbero proprio ridurre la riproduzione batterica all’interno del nostro organismo. Così come quegli alimenti come frutta e verdura, pieni di acqua e fibre. Ma, come ricordato sempre nello studio di cui sopra, aiuti nella prevenzione dei batteri nelle urine sarebbero anche i cereali integrali, aglio e cipolla, pesce fresco ed erbe aromatiche-

Approfondimento

Secondo le previsioni mediche tra pochi anni questa potrebbe essere la malattia più comune tra gli italiani

Consigliati per te