Risparmiare sulla spesa è possibile, ma attenzione alle offerte del supermercato perché potrebbero nascondere questa spiacevole sorpresa

supermercato

Risparmiare è un obiettivo comune a tutti. A causa dell’incertezza degli ultimi 2 anni e l’aumento dei prezzi di qualsiasi merce, la situazione economica delle famiglie italiane è peggiorata. Riuscire a pagare meno bollette, vestiti e altri beni dà l’opportunità di poter spendere il denaro duramente guadagnato per i piaceri della vita.

Oltre all’aumento dei prezzi di benzina e gasolio, uno degli ambiti che ha subito un rincaro notevole è quello del cibo. Si potrebbe dimostrare comparando uno scontrino della spesa di 3-4 mesi fa con uno battuto nelle ultime 3 settimane. Questo è il motivo per cui i discount sono sempre più pieni e la gente preferisce comprare prodotti in sconto.

Infatti, risparmiare sulla spesa è possibile grazie a vari espedienti. Da qualche anno sono comparse delle applicazioni che permettono di controllare le offerte dei supermercati più vicini o di acquistare il cibo evitando sprechi. Le più grandi catene di supermercati mettono in offerta tantissimi prodotti alimentari e non sempre nuovi, anche delle migliori marche. Ma attenzione, perché una strategia utilizzata da alcune aziende produttrici ci potrebbe trarre in inganno.

Risparmiare sulla spesa è possibile, ma attenzione alle offerte del supermercato perché potrebbero nascondere questa spiacevole sorpresa

Si chiama shrinkflation, dal verbo inglese shrink ossia restringere e inflation, inflazione. Osservando bene i nostri prodotti preferiti ci potremo accorgere che alcuni di essi non hanno cambiato prezzo, ma hanno pacchi più piccoli. Oppure, capita che il pacco sia identico, ma il contenuto in quantità minore. Questa strategia permette al produttore di guadagnare di più perché risparmia sulla quantità di prodotto. Il consumatore, invece, non si accorge di stare acquistando una quantità minore di prodotto allo stesso prezzo.

Per la prima volta questo fenomeno è stato svelato dai giornali britannici. Prodotti di largo consumo sono ridotti di dimensioni e quantità con prezzi invariati. Un esempio può essere quello di un pacco di biscotti di una marca molto nota. Nello stesso pacco di sempre, l’azienda inserisce 4-5 biscotti in meno. Stessa cosa può accadere con i pacchi di fazzoletti o degli assorbenti.

Secondo i dati Istat riportati dall’Unione Consumatori, nel 2017 11 classi di prodotti in Italia sono state interessate dalla shrinkflation. Per essere certi di non cadere in questo sistema, l’unico modo che abbiamo è controllare periodicamente quantità e costi di ciò che compriamo. Nel frattempo, è in corso un monitoraggio dell’Antitrust e dell’Autorità Garante della concorrenza sul mercato.

Approfondimento

Come risparmiare sulla spesa con gli orti cittadini

Consigliati per te