Richiamati dalle rispettive aziende alcuni integratori. Ecco di cosa si tratta

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Sono in tanti a fare uso di integratori alimentari, periodicamente e per diversi motivi. Solitamente, sono d’aiuto agli sportivi, a chi soffre di carenze nutrizionali, chi ha problemi a masticare alimenti e quindi costretto ad assumerli. Anche se non si tratta di un farmaco, non bisogna sottovalutare tempi e modi di assunzione, mai improvvisare terapie, ma seguire le indicazioni del nostro medico. Infatti, esistono dei momenti della giornata più adatti per farne uso, non superando la quantità prescritta.

Si possono acquistare sotto forma di fialette, capsule, compresse e sono concentrazioni di nutrimenti, come sali minerali, fibre, omega 3, vitamine. Gli integratori possono favorire il benessere generale, ma non sostituiscono assolutamente i farmaci, né possono curare malattie. Il Ministero della Salute, oltre a definire le linee guida sugli integratori, chiarisce che un’alimentazione sana ed equilibrata potrebbe bastare a ricevere il giusto apporto di sostante nutritive. Perché l’uso degli integratori non deve correggere uno stile di vita e una dieta sbagliata.

Richiamati dalle rispettive aziende alcuni integratori. Ecco di cosa si tratta

Per tutelare la salute di tutti i consumatori, il Ministero, controlla anche gli integratori, oltre a tutti i prodotti strettamente alimentari. Come già accaduto per le confezioni di cozze, eliminate definitivamente dagli scaffali, nel mirino questa volta ci sono 3 tipi di integratori alimentari.

Il 27 luglio, infatti, gli operatori del settore, hanno ritirato alcune scatole di Emacrit in bustine, del marchio Pharma line s.r.l. Generalmente, chi acquista questo prodotto ha carenze di ferro, globuli rossi, per contrastare l’affaticamento.

Ma non è l’unico integratore eliminato da tutti gli scaffali e dal commercio il 15 settembre. Stiamo parlando delle capsule Lenicol, marchio Compe.Med s.r.l., utilizzato da chi deve eliminare gas dallo stomaco e regolarizzare i movimenti intestinali.

Il terzo lotto, richiamato il 16 settembre, riguarda alcune scatole di Polase difesa inverno, della Glaxo Smith Kline, utilizzato per apportare più sali minerali e vitamina C.

A riguardo è doveroso segnalare la comunicazione ricevuta dalla nostra redazione in data 18 settembre dall’azienda GSK riportata qui di seguito.

Il richiamo avviato da GSK Consumer Healthcare per i tre lotti (GU239, GU238, DT256) di Polase Difesa Inverno, infatti, è a titolo precauzionale, in linea con le richieste delle competenti autorità sanitarie.
Le azioni fanno seguito a una segnalazione per la presunta presenza di tracce di ossido di etilene in uno degli ingredienti utilizzati per la formulazione del prodotto.
La sicurezza dei consumatori e la loro fiducia nella sicurezza e nell’efficacia di tutti i prodotti GSK Consumer Healthcare sono da sempre la nostra massima priorità. Per questa ragione, in attesa della conclusione delle analisi in corso e in accordo con le autorità sanitarie, in via precauzionale l’azienda sta procedendo al richiamo degli stock potenzialmente interessati.
Nessun altro prodotto GSK CH e nessun altro lotto di Polase Difesa Inverno oltre a quelli indicati è oggetto di richiamo. I prodotti con numero di lotto differente non sono oggetto di richiamo e, come tali, rimangono regolarmente in commercio e interamente utilizzabili.
A scopo precauzionale raccomandiamo di non consumare eventuali prodotti con i numeri di lotto segnalati e di restituirli in farmacia/punto vendita. L’azienda sta assicurando tutta l’assistenza necessaria alle autorità competenti e fornendo supporto ai rivenditori per procedere al corretto ritiro. 

I lotti coinvolti, ritirati e segnalati immediatamente sono:

  • Pharma Line s.r.l., Emacrit 30 bustine da 5976 mg, lotto SG20004, con scadenza il 28/02/2022;
  • Compe.Med s.r.l., Lenicol 36 capsule da 21,42 gr, lotto 5962, scadenza 01/2023;
  • GSK, Polase difesa inverno 28 e 14 bustine da 7,1 gr, lotti DT256, GU238, GU239, scadenze 4/2023, 6/2023.

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