Questo nuovo esame del sangue potrebbe riuscire a prevenire addirittura di 4 anni il rischio di infarti, ictus e malattie cardiovascolari

analisi del sangue

Le malattie cardiovascolari sono uno dei problemi più grandi della nostra epoca. In Italia rappresentano una delle principali cause di decesso e uno dei temi più affrontati dalla scienza. Per nostra fortuna, la ricerca ha fatto enormi passi in avanti negli ultimi anni. Sia per quanto riguarda la cura e la riduzione del rischio, sia per quanto riguarda la prevenzione. E questo nuovo esame del sangue di cui si inizia a parlare con sempre maggior frequenza potrebbe rappresentare una svolta decisiva. Vediamo di cosa si tratta e lo studio che ha portato alla scoperta di una metodologia di analisi estremamente promettente. Un test che potrebbe predire con 4 anni di anticipo se siamo a rischio infarto e ictus.

Lo studio sulle proteine del sangue potrebbe predire l’infarto con 4 anni di anticipo

Aprile 2022 potrebbe passare alla storia come un mese chiave in merito alla prevenzione delle principali patologie cardiovascolari. Il merito è di una recente ricerca pubblicata su Science Translational Medicine e condivisa dall’Ordine nazionale dei biologi.

Un team di studiosi che ha coinvolto scienziati europei, statunitensi e giapponesi ha studiato la presenza di proteine nel sangue di oltre 22mila individui. E ha fatto una scoperta sensazionale. Ovvero che 27 delle 5mila proteine analizzate potrebbero prevedere la presenza di rischio di infarto o ictus con 4 anni di anticipo.

Un test che sembra più veloce e dettagliato rispetto alle pur valide analisi genetiche e che sembra avere 2 volte l’accuratezza degli strumenti attualmente disponibili.

Ovviamente, andranno fatti ulteriori approfondimenti, ma si apre uno spiraglio decisamente importante per la ricerca. Soprattutto per le persone che sono già in cura per queste patologie. Dalle nuove analisi potrebbero capire se la terapia sta davvero funzionando o se sono necessarie delle modifiche.

Questo nuovo esame del sangue potrebbe riuscire a prevenire addirittura di 4 anni il rischio di infarti, ictus e malattie cardiovascolari

Al di là delle nuove scoperte e dei passi avanti nella ricerca, uno stile di vita sano ed equilibrato rimane il nostro migliore alleato.

Uno stile di vita basato su 3 punti cardine: la corretta alimentazione, l’attività fisica e il riposo. Mangiare sano, in maniera equilibrata e con un corretto apporto di tutti i nutrienti è fondamentale per preservare il cuore. Così come dedicare del tempo ogni settimana alla mobilità e all’attività fisica.

Della qualità del riposo, invece, si parla sempre troppo poco. In realtà, dormire bene è davvero fondamentale per mantenere il cuore in salute. Le giuste ore di sonno potrebbero ridurre il rischio di scompenso cardiaco, una patologia da non sottovalutare e spesso difficile da riconoscere.

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