Quanto tempo bisognerebbe aspettare per fare il bagno al mare o in piscina dopo aver mangiato e il motivo per cui farlo

mare

Quando il caldo comincia a soffocarci, tanto più se unito allo smog, non rimane che scappare via da casa e posto di lavoro appena possibile. In questo modo ci concederemo un po’ di sano relax.

Luoghi ambiti saranno la spiaggia e la piscina che permettono di prendere il sole e poi rinfrescarsi in acqua.

Quando vi passiamo, però, una giornata o diverse ore, si pone il solito dilemma circa quanto tempo bisognerebbe aspettare per fare il bagno in seguito ai pasti.

Dilemma che spesso ci mette in difficoltà e che spesso vede due schieramenti: coloro che sostengono sia giusto aspettare e altri che affermano il contrario. Sarà utile, dunque, chiarire la questione una volta per tutte.

Il rischio del bagno

Talvolta la famosa attesa dopo il pranzo o lo spuntino, per quanto nota, non la si prende sul serio. Ciò capita perché se ne ignora il reale motivo e le conseguenze.

Alla base vi sarebbe il rischio di una congestione digestiva, ossia un blocco o un rallentamento della digestione causato da una diminuzione del flusso sanguigno.

I sintomi si presenterebbero in modo graduale e potrebbero confondersi con altri disturbi.

I primi a comparire sarebbero dolore toracico, sudorazione fredda, brividi, pelle d’oca e capogiri.

Subentrerebbero poi crampi e pesantezza allo stomaco, nonché flatulenze, talvolta provocate anche da cattive abitudini.

Tipici della congestione sarebbero anche mal di testa, nausea, vomito e capogiri. In alcuni casi la situazione potrebbe degenerare e si potrebbe giungere a un abbassamento della pressione arteriosa. Di conseguenza si potrebbe svenire o perdere coscienza.

Una situazione che potrebbe essere particolarmente pericolosa se si verificasse in acqua.

Quanto tempo bisognerebbe aspettare per fare il bagno al mare o in piscina dopo aver mangiato e il motivo per cui farlo

Dunque entrare in acqua durante la digestione, così come farsi una doccia, potrebbe portare al malessere della congestione.

Considerare, però, il cibo la causa scatenante sarebbe inesatto. Infatti, il problema starebbe nello sbalzo di temperatura. Nel processo digestivo la temperatura corporea aumenterebbe e a contatto con il freddo l’organismo diminuirebbe il flusso di sangue per mantenerla costante.

Dunque si comprende come sia la differenza di temperatura tra corpo e acqua che potrebbe indurre una congestione.

Per questo bisognerebbe stare particolarmente accorti quando l’acqua ha una temperatura molto bassa e far passare del tempo prima di immergersi.

Il tempo di attesa dipenderà dal pasto oltre che da fattori individuali. In linea di massima in caso di pasto abbondante e grasso bisognerà aspettare 2-3 ore. Tanto più se ci si dovesse sentire appesantiti.

Ben diversa la questione se si mangia un frutto, un panino poco farcito o della semplice verdura. In caso di spuntini leggeri non sarebbe necessario aspettare per tuffarsi.

Sarebbe in ogni caso consigliabile immergersi in acqua gradualmente bagnando polsi e tempie per abituare il corpo alla diversa temperatura.

Nel caso dovesse verificarsi una congestione dopo un bagno bisognerebbe asciugarsi e riscaldarsi subito. Allo stesso tempo aiuterebbe anche bere bevande calde o a temperatura ambiente. Qualora i disturbi non migliorassero sarà necessario allertare il medico.

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