Prima di chiedersi cosa mettere sulle scottature solari e cercare rimedi c’è un’altra cosa da sapere

sole

L’estate è tempo di mare o comunque di sole. Ma anche della voglia di abbronzarsi e prendere colore. Un desiderio che, soprattutto dopo le prime esposizioni alla luce solare, comporta anche dei rischi. Capita, infatti, a molti di “bruciarsi”, come si dice in maniera popolare. Diventa a quel punto normale andare a caccia di rimedi.
È bene, però, precisare che c’è un’altra cosa da sapere prima di chiedersi cosa mettere sulle scottature solari.

Quelle che, infatti, vengono comunemente definite scottature solari vanno distinte in 2 tipologie di problema. Lo sottolinea l’Humanitas, tra le sue pagine. Uno è l’eritema e l’altro l’ustione. È dunque necessario distinguerli per poter individuare i rimedi giusti.

Tra le 2 tipologie di scottature solari quella meno grave è l’eritema solare. Lo si avverte quando si ha una sensazione di bruciore, una pelle che si arrossa nelle zone colpite e una percezione di dolore non troppo intensa nelle zone arrossate. Questo è una sorta di campanello d’allarme che, se non ascoltato, può anche portare ad un livello del problema più alto.

Prima di chiedersi cosa mettere sulle scottature solari e cercare rimedi c’è un’altra cosa da sapere

Si tratta dell’ustione. Chi, infatti, decidesse di sottovalutare l’eritema rischia di imbattersi nell’ustione. Rischio che si concretizza in sintomi più tangibili. Dalla pelle che vira verso il rosso viola, a gonfiore, dolori e finanche febbre o brividi di freddo. Si aggiungono, inoltre, delle bolle molli e piene di un liquido trasparente nelle zone ustionate.

Non a caso i medici consigliano di non esporsi al sole quando si hanno i primi segni di scottature solari almeno un paio di giorni o fino a quando non si torna ad una situazione di normalità. Nemmeno sotto l’ombrellone. Il rischio è che un eritema evolva in ustione.

Nel primo caso, in base a quanto si  legge sul sito di Humanitas, si può fare una doccia con acqua fresca e utilizzare un prodotto contro le scottature solari, attendendo che la situazione migliori. Qualora, invece, le cose non evolvano nel modo giusto meglio rivolgersi ad un medico che saprà, eventualmente, indicare un prodotto più specifico.

Consiglio quest’ultimo che vale, ovviamente, anche in caso di ustione. In questo caso le bolle non andrebbero mai rotte e un’eventuale nuova esposizione al sole dovrebbe avvenire solo quando queste non si notano più.

Nel frattempo confrontarsi con il medico aiuterà ad individuare la strategia per affrontare il problema con un detergente adatto alla situazione ed una crema. Sarà, in ogni caso, lui ad indicare i tempi prima di poter tornare sotto la luce solare.

Scottature solari: i rimedi sono quelli indicati dalla scienza

Meglio dunque prevenire queste situazioni adottando tutte le precauzioni necessarie, seguendo i consigli di una giusta esposizione al sole. E soprattutto evitare rimedi per le scottature solari che non siano quelli indicati dalla medicina. Così come non si dovrebbe ignorare il problema o i sintomi, esponendosi al sole quando è in corso.

In fondo si tratta di situazioni di criticità tipiche della stagione e per le quali serve attenzione. Un po’ come accade, ad esempio, con la necessità di evitare il colpo di calore.

Lettura consigliata

Non solo se mare o montagna, ecco cosa dovrebbe sapere chi deve scegliere dove andare in vacanza in estate

Consigliati per te