Più di 800 anni e non dimostrarli per questo borgo ricco di torri e di streghe ma anche di chiese e gastronomia per una gita fuori porta non lontani da Milano

borgo di Varzi

Potremmo veramente dire che i nostri borghi storici sono come il vino di qualità: più invecchiano e più migliorano. Impossibile spendere la nostra vita intera per vedere tutti i borghi meravigliosi che arricchiscono la nostra Italia. Però, se abbiamo tempo e voglia da spendere, qualche suggerimento per una gita fuori porta, lo diamo anche noi. Sperando di essere utili ai nostri Lettori, con una serie di mete davvero interessanti come quella che vedremo oggi. Non lontanissima da Milano, ma nello stesso tempo immersa nella natura e in posizione davvero ideale per una gita nel week end.

Una terra famosa anche per il suo salame

Più di 800 anni e non dimostrarli per questo borgo bello dentro, ma anche fuori dal suo centro storico. Dire che Varzi, in provincia di Pavia, è famosa nel Mondo per il suo salame sarebbe riduttivo. Eppure, il sapore e la qualità del suo prodotto principe ne hanno esaltato il nome a livello internazionale. Ma, Varzi è anche tanta storia, arte e cultura. Una meravigliosa realtà medievale, che affascina coi suoi palazzi, le sue strade e le sue chiese. Tra Medioevo e Rinascimento Varzi conobbe infatti una ricchezza artistica davvero incredibile. All’interno della conca nella Valle Staffora, siamo nel cosiddetto “Oltrepò pavese”, terra di enogastronomia da Serie A. Attenzione che queste splendide zone non sono ricche solo di testimonianze storiche, ma sono una vera e propria manna per gli appassionati di trekking e passeggiate all’aria aperta. Come non fermarsi poi nelle caratteristiche botteghe locali, acquistando i prodotti di questa ricca terra. Oppure fermarsi a gustare i piatti tradizionali, partendo proprio dal salame Dop della zona.

Più di 800 anni e non dimostrarli per questo borgo ricco di torri e di streghe ma anche di chiese e gastronomia per una gita fuori porta non lontani da Milano

Costruita in pieno Medioevo la Torre delle streghe deve al suo nome alla prigionia a cui qui furono costrette delle presunte streghe. Siamo in pieno Rinascimento, quando non c’era solo l’arte a dominare la scena, ma anche la Santa Inquisizione. Migliaia di donne arse sul rogo, assieme agli eretici, perché sospettate di collaborare col Demonio. Proprio in questa torre furono rinchiuse nel 1464, secondo la cronistoria locale, per essere poi messe sulla pira e bruciate nell’adiacente piazza.

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