Oltre che sui termosifoni per evitare bollette da capogiro ecco come risparmiare sull’acqua calda

caldaia

Ogni bilancio familiare si compone di diverse voci, alcune più gravose e altre meno. Tutte le varie uscite però si sommano e vanno a pesare sulle entrate, cioè gli stipendi, dell’unità familiare.

Spesso, nei nostri tentativi di far quadrare i conti, tralasciamo alcuni elementi che contribuiscono ad appesantire le spese. Elementi sui quali potremmo intervenire per risparmiare belle somme di denaro sul totale. Oltre che sui termosifoni, per evitare bollette da capogiro, ecco quindi come risparmiare sull’acqua calda.

Risparmio a 360 gradi

Quando facciamo la spesa per risparmiare e abbattere lo spreco basta una sola mossa che abbiamo visto. Allo stesso tempo possiamo anche consultare velocemente e da casa i prezzi per essere sicuri di acquistare al prezzo più conveniente.

Non solo la spesa alimentare e di vari altri prodotti, però, influisce sulle nostre finanze. Tra le spese inevitabili e fisse non possiamo non pensare alle bollette. In modo particolare nel periodo autunnale e invernale un certo peso le hanno quelle del gas.

Tutti cerchiamo solitamente di risparmiare servendoci in modo oculato e studiato del riscaldamento. Spesso dimentichiamo, però, che in quella bolletta vi è inclusa anche l’acqua calda sanitaria che usiamo per igiene e le varie mansioni casalinghe. Per averla a nostra disposizione nei rubinetti, deve essere riscaldata e anche questo ha un costo che inciderà sulla bolletta. Dunque, sarebbe meglio adottare qualche furba tattica per ridurlo e per combattere lo spreco.

Oltre che sui termosifoni per evitare bollette da capogiro ecco come risparmiare sull’acqua calda

Possiamo avere acqua calda in casa disponibile attraverso due oggetti: un boiler o una caldaia. Il primo immagazzina una certa quantità di acqua calda, fondamentale dunque sceglierlo della giusta dimensione. Uno troppo grande significherebbe sprecare, poiché riscalderebbe più acqua di quanta ce ne necessiti.

La caldaia invece riscalda l’acqua all’apertura del rubinetto. Ciò significa dover attendere qualche secondo che l’acqua esca calda. Spesso, per non ripetere l’operazione la si lascia aperta e intanto la caldaia continua a consumare. Una buona soluzione sarebbe, invece, nelle azioni che ne richiedono più volte l’uso, raccogliere l’acqua calda in una bacinella.

Allo stesso tempo, evitare di aprirla e far entrare in funzione la caldaia quando non ci serve. Ovviamente queste attenzioni anti spreco valgono anche per il boiler. Ugualmente, in entrambi i casi sarà bene posizionarli in luoghi consoni al funzionamento e al loro buono stato. Ed anche in un posto che sia prossimo ai nostri sanitari, perché in questo modo il minor tragitto da compiere ridurrebbe la dispersione termica dell’acqua.

Ultimo punto da considerare, e non meno importante, la temperatura. L’acqua deve essere sufficientemente calda ma non bollente. In quest’ultimo caso, infatti, per poterla usare senza scottarci dovremmo allungarla con quella fredda, col risultato di aver consumato di più per riscaldarla maggiormente inutilmente. Nel periodo autunnale invernale la temperatura ideale dovrebbe essere attorno ai 45 gradi. Una temperatura che ci consente di non raffreddarci con l’acqua ma neanche di ustionarci.

Sono tutte piccole attenzioni che però potrebbero fare grandi differenze sulla somma finale della bolletta, tanto più se adottate come abitudini in lunghi lassi di tempo.

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