Non solo detrazioni 110, ecco come anche l’Ecobonus mette il turbo in Italia alla transizione green

Non solo detrazioni 110

L’ENEA, che è l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, ha alzato il velo, con un rapporto, sui dati relativi alle detrazioni fiscali. Quelle nel settore dell’edilizia e delle costruzioni. Ed in particolare sull’Ecobonus e sul Superbonus 110%. Ecco l’analisi e tutte le informazioni chiave sulle due misure.

Tra il Superbonus 110%, e l’Ecobonus, nel 2021 in Italia sono stati attivati investimenti per un controvalore complessivo pari a quasi 24 miliardi di euro. Per la precisione 23,7 miliardi di euro. In accordo con i dati forniti con un rapporto dall’ENEA.

In particolare, su un totale di 23,7 miliardi di euro di investimenti attivati nel 2021, la quota più alta è riconducibile al Superbonus 110%. Con 16,2 miliardi di euro. Ma in ogni caso, con 7,5 miliardi di euro di investimenti attivati, pure l’Ecobonus in Italia, sempre nel 2021, ha offerto un contributo rilevante alla transizione green nel nostro Paese.

Tra il Superbonus 110%, e l'Ecobonus, nel 2021 in Italia sono stati attivati investimenti per un controvalore complessivo pari a quasi 24 miliardi di euro.

Tra il Superbonus 110%, e l’Ecobonus, nel 2021 in Italia sono stati attivati investimenti per un controvalore complessivo pari a quasi 24 miliardi di euro. -proiezionidiborsa.it

Non solo detrazioni 110. Ecco come pure l’Ecobonus contribuisce al sostegno del settore edile

D’altronde, ora più che mai la transizione green non può essere più considerata una scelta, ma in tutto e per tutto una necessità. Considerando il mutato scenario energetico e geopolitico con la guerra in Ucraina. Ed anche in ragione del fatto che l’Italia negli ultimi anni è rimasta indietro nella diversificazione delle fonti di approvvigionamento energetiche.

Non solo detrazioni 110, quindi, anche per centrare i target fissati dall’UE su sicurezza ed efficienza energetica. Nel ricordare che, per ammontare delle detrazioni fiscali, il Superbonus è più allettante rispetto all’Ecobonus.

Pur tuttavia, proprio per il 110 è previsto un decalage che il Governo italiano di centrodestra ha peraltro deciso di anticipare. Visto che si passerà dal 110% del 2022 al 90% del 2023. Per poi scendere ulteriormente al 70% nel 2024. Ed al 65% nel 2025.

Nel 2021 gli interventi Ecobonus sono raddoppiati rispetto all’anno precedente

In termini numerici, inoltre, nel 2021 gli interventi incentivati con l’Ecobonus sono raddoppiati rispetto all’anno precedente. Attestandosi poco sopra la soglia di un milione. Nella maggioranza dei casi l’Ecobonus è stato sfruttato per la sostituzione degli impianti riscaldamento. E poi a seguire per la sostituzione di serramenti e per i lavori di isolamento termico degli edifici. Ed anche per la riqualificazione energetica globale degli immobili. Non solo detrazioni 110, quindi.

Nella maggioranza dei casi l'Ecobonus è stato sfruttato per la sostituzione degli impianti riscaldamento

Nella maggioranza dei casi l’Ecobonus è stato sfruttato per la sostituzione degli impianti riscaldamento – proiezionidiborsa.it

Ecco la mappa degli interventi con il 110% nel 2021. Dai condomini alle villette unifamiliari

Per quel che riguarda invece i dati 2021 relativi al Superbonus, su un totale di 16,2 miliardi di euro di investimenti attivati, come sopra accennato, i cantieri aperti sono stati complessivamente poco più di 95.000.

Per tipologia di immobili, sempre considerando i dati consolidati dell’anno 2021, i lavori con il Superbonus 110% hanno riguardato nella maggioranza dei casi le villette unifamiliari con una percentuale pari a ben il 52,2%. Nel 32,8% dei casi gli immobili presenti all’interno di condomini ma funzionalmente indipendenti. E poi i condomini con una percentuale pari al 15%.

Se si considera invece il controvalore degli investimenti incentivati attivati, invece, lo scenario 2021 per il Superbonus 110% cambia radicalmente. In quanto in tal caso a farla da padrone sono stati i condomini con una percentuale del 47,9%. Rispetto al 33,5% che è riconducibile alle villette unifamiliari. Ed il restante 32,8% per le unità immobiliari in condominio funzionalmente indipendenti.

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