Molti non sanno ancora che per prevenire l’Alzheimer potrebbe bastare assumere nutrienti ricchi di queste molecole

Alzheimer

L’Alzheimer è una malattia del cervello correlata all’età ed è la prima causa di demenza nel Mondo. Nonostante gli enormi sforzi e le innumerevoli ricerche pubblicate, ancora non abbiamo tutte le informazioni necessarie per curare la malattia. L’Alzheimer è una malattia complessa multifattoriale. Non deve perciò meravigliare che molti studi si siano concentrati sulla relazione tra la malattia e il cibo che ingeriamo.

In articoli precedenti ci siamo occupati per esempio di come alcune spezie possano limitare la neurotossicità dell’Alzheimer oppure di quali vitamine assumere per rallentare o migliorare la malattia. Questa volta ci occuperemo di una scoperta importante appena pubblicata che ci fornisce un’indicazione precoce della malattia (fino a 5 anni prima che la malattia si manifesti). Molti non sanno ancora che per prevenire l’Alzheimer potrebbe bastare assumere nutrienti ricchi di queste molecole.

Radicali e cibo

I radicali liberi possono essere definiti come qualsiasi specie chimica (molecola o atomo) che contiene un elettrone spaiato. Dal punto di vista chimico, questo si traduce in una grande instabilità e reattività della specie chimica. Proprio in virtù di questa loro reattività, i radicali liberi sono in grado di interagire, modificare o danneggiare il nucleo cellulare, le membrane, le proteine o il DNA. I radicali liberi, così come le specie reattive dell’ossigeno (ROS) o dell’azoto, si formano in stati fisiologici o patologici dell’organismo. Per contrastare lo stress ossidativo dei radicali liberi è necessaria l’azione degli antiossidanti.

Gli antiossidanti sono delle molecole abbastanza stabili tali da donare un elettrone a un radicale libero scatenato e neutralizzarlo, riducendo così la sua capacità di danneggiare. Alcuni antiossidanti, tra cui glutatione, ubiquinolo e acido urico, vengono prodotti durante il normale metabolismo nel corpo. Altri possono essere introdotti con la dieta: i cavoli, l’oro del Mediterraneo o le fragole, per esempio, ne sono ricchi. In generale, molti cibi e bevande inclusi nella dieta mediterranea sono degli importanti serbatoi di antiossidanti. I principali micronutrienti (vitamine) antiossidanti sono la vitamina E (α-tocoferolo), la vitamina C (acido ascorbico) e il B-carotene.

Molti non sanno ancora che per prevenire l’Alzheimer potrebbe bastare assumere nutrienti ricchi di queste molecole

In uno studio appena pubblicato (Ben Khedher MR et al, 2021), i ricercatori hanno scoperto che lo squilibrio ossidazione-antiossidante può essere un importante indicatore precoce dell’Alzheimer. In precedenza, invece, si pensava che questo squilibrio fosse una conseguenza della malattia e come tale non aveva nessuna valenza di prevenzione.

Gli studiosi hanno dimostrato che diversi marcatori ossidativi coinvolti nella malattia di Alzheimer mostrano un aumento, fino a cinque anni prima dell’insorgenza della malattia. Questi marcatori ossidativi possono essere evidenziati con un semplice esame del sangue. Tutto ciò comporta, sul piano pratico, l’introduzione di due fondamentali novità. La prima è che abbiamo un campanello di allarme in grado di avvisarci della malattia molto tempo prima della sua manifestazione. La seconda è che, in teoria, potrebbe bastare assumere antiossidanti attraverso la dieta o attraverso integratori, per ridurre lo stress ossidativo e allontanare la malattia.

Anche in questo caso, la cautela  sui risultati esposti è d’obbligo: la scienza avanza a piccoli passi, tra conferme e smentite. Aspettiamo ulteriori dati in merito per conoscere eventuali terapie basate su queste evidenze scientifiche.

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