Mettere il collare antistrozzo, GPS o antipulci al gatto è utile ed ecco come farlo abituare

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Se abbiamo un gatto, potrebbe averci sfiorato qualche volta l’idea di mettergli un bel collare. Solitamente, questa decisione dipende da un unico fattore: il gatto vive al chiuso o all’aperto? È chiaro che un gatto che vive all’aperto è più esposto a rischi che un gatto casalingo non correrà mai. Esistono diverse tipologie di collari tra cui scegliere: antistrozzo, GPS, antipulci o personalizzato. Scopriamo quando è utile ognuno di loro e le tecniche per abituare il nostro gatto ad indossarlo.

Collare antistrozzo

Questo tipo di collare esiste per una ragione, ovvero per evitare che il nostro gatto rimanga impigliato in cespugli, grate o cancelli, rischiando appunto di strozzarsi. Il collare antistrozzo è caratterizzato da un sistema di chiusura che si sblocca, nel momento in cui il gatto per qualche motivo viene strattonato. L’unica pecca è che il gatto potrebbe tornare a casa senza collare, seppure sano e salvo.

Collare GPS

Questo collare contiene un piccolo dispositivo elettronico, che usa la geolocalizzazione per individuare la posizione esatta del nostro gatto. In questo modo, possiamo ricevere direttamente sul nostro cellulare i dati della sua posizione, in ogni momento. Molto utile per gatti con tendenza alla fuga, o che rischiano di perdersi. Altrimenti, possiamo optare per un collare personalizzato con una medaglietta, con su inciso il nostro numero di telefono. Se qualcuno dovesse imbattersi nel nostro gatto, saprebbe che non è randagio e potrebbe contattarci facilmente. Attenzione però: niente campanellini. I gatti hanno un udito molto sensibile e potremmo causargli dei danni, senza contare che li rendiamo più esposti all’attacco di altri animali.

Collare antipulci

Se il nostro gatto viene spesso a contatto con altri animali, potrebbe tornarci utile un collare antipulci. Questo collare rilascia nel pelo una sostanza che tiene lontani i parassiti. Il suo unico difetto è che una volta consumata la sostanza, il collare antipulci va sostituito. Si tratta, pertanto, di una spesa da fare ogni tot di mesi. Tuttavia, è fondamentale se il nostro micio gironzola lontano da casa, o anche solo nel nostro giardino. Così come è fondamentale pulire il pelo del gatto, ma senza aceto e alcol.

Mettere il collare antistrozzo, GPS o antipulci al gatto è utile ed ecco come farlo abituare

Se abbiamo intenzione di mettere un collare al nostro gatto, sarebbe meglio abituarlo sin da piccolo e gradualmente: lasciandoglielo aperto sul collo, poi chiudendoglielo e lasciandoglielo qualche minuto, per poi aumentare la durata gradualmente. Se il gatto è particolarmente buono e pacioso potremmo riuscire a metterglielo anche da adulto. Al contrario, potrebbe rivelarsi una missione impossibile. Ottima l’idea di comprare un collare elastico, decisamente meno fastidioso per il nostro gatto, rispetto a uno statico. È importante che la scelta di mettere un collare al nostro gatto dipenda da un’effettiva necessità, e non sia condizionata da motivi estetici. Mettere il collare antistrozzo, GPS o antipulci al gatto potrebbe rivelarsi una scelta molto efficace, per proteggere il nostro batuffolo di pelo. Rechiamoci in un buon negozio di animali e chiediamo consiglio al commesso, che ci saprà indicare l’alternativa migliore.

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