L’incertezza domina sulle quotazioni dell’oro, da che parte potrebbero muoversi?

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Per la seconda settimana consecutiva le quotazioni dell’oro chiudono con un’inside rispetto alla settimana del 14 marzo. Non un gran bel segnale che potrebbe continuare a far scattare nuovi falsi segnali.

Infatti, l’incertezza domina sulle quotazioni dell’oro sconfessando quanto era scaturito dalla settimana precedente quando scrivevamo

Settimana scorsa ci eravamo lasciati con una certezza, ma anche con una speranza: i ribassisti picchiano duro sull’oro, ma il peggio potrebbe essere già alle spalle. L’evoluzione della settimana appena conclusasi ha visto una conferma delle speranze dei rialzisti.

Ancora una volta, poi, tutto si è deciso nel corso dell’ultima seduta della settimana. Le quotazioni dell’oro, infatti, era arrivate invariate alla chiusura di giovedì, salvo poi concludere la settimana in forte ribasso.

Secondo gli esperti del mercato delle materie prime, i progressi nei colloqui di pace tra Russia e Ucraina e la posizione aggressiva della Fed degli Stati Uniti sul rialzo dei tassi di interesse possono funzionare come richiamo per gli orsi nel breve termine. Tuttavia, le preoccupazioni per l’inflazione globale dovrebbero fare si che nel medio e lungo termine le quotazioni dovrebbero rafforzarsi.

L’incertezza domina sulle quotazioni dell’oro: le indicazioni dell’analisi grafica

L’oro (prezzo in tempo reale) ha chiuso la seduta del 1 aprile in ribasso dell’1,55% rispetto alla seduta precedente a quota 1.923,7 dollari. Anche la settimana si è chiusa con un ribasso del 1,56%.

Time frame giornaliero

La proiezione in corso è ribassista e punta al II obiettivo di prezzo in area 1.883 dollari. Una forte indicazione in tal senso arriverebbe da una chiusura giornaliera inferiore a 1.920 dollari. La massima estensione del ribasso, invece, potrebbe andare a collocarsi n area 1.785 dollari.

I rialzisti potrebbero riprendere il sopravvento nel caso di chiusura giornaliere superiori a 1.980 dollari. In questo caso l’obiettivo più probabile passerebbe per area 2.085 dollari. Gli obiettivi successivi, invece, potrebbero andare a collocarsi in area 2.300 dollari, prima, e in area 2.500 dollari, poi.

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Time frame settimanale

Per la seconda settimana consecutiva le quotazioni rimangono all’interno della barra delimitata dai livelli 1.995 dollari e 1.885 dollari.

Solo la rottura in chiusura di settimana di uno di questi due livelli potrebbe dare direzionalità alle quotazioni.

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