In molti buttano i fiori del rosmarino ma sbagliano perché possono tornare utilissimi in questo modo

rosmarino

Tra le piante protagoniste dell’estate non manca mai il rosmarino. La sua essenza è unica e vigorosa. Non solo dona un profumo piacevole all’aria circostante, ma viene spesso utilizzata per arricchire di sapore di molte ricette. Addirittura, alcuni bartender lo utilizzano per guarnire cocktail dal sapore amaro come il gin tonic. Dovremmo però conoscere un piccolo segreto che in pochi sfruttano e che potremmo applicare in questi mesi di fioritura. Infatti, in molti buttano i fiori del rosmarino ma non sanno di compiere un madornale errore.

Di recente avevamo visto la ragione per cui tagliare i fiori del basilico aveva un effetto insostituibile per la crescita della pianta. Nel caso della nostra piantina di rosmarino, invece, la finalità per cui rimuoverli è ben diversa. I suoi fiorellini spiccano agli occhi e sono molto facili da riconoscere. Sono piccoli, riuniti in grappoli sparsi per i rami e hanno una tonalità che passa dall’azzurro acceso al violetto o al bianco. Fioriscono specialmente da marzo a ottobre.

Una parte che nessuno considera

Ma quasi nessuno sa che sono anche sfiziosi e utili per profumare l’ambiente efficacemente. La prima dritta da conoscere per l’impiego gastronomico è che queste parti possono essere molto sensibili al calore. Ciò significa che l’utilizzo ideale avviene a cottura e preparazione ultimata. Azzardiamo i fiorellini, ad esempio, nella carne di agnello, tanto più se la prepareremo alla griglia. Ma i fiori si adattano bene anche a pietanze dolci.  Così si abbinano anche a pietanze e dolci a base di miele e mele.

Prima dell’utilizzo, ricordiamo di rimuovere il calice, di colore verde, che contiene i petali. Una vera e propria specialità che ci potrebbe stupire è quello dell’olio EVO aromatizzato. Se vogliamo mettervi in infusione i fiori di rosmarino, attenzione ad asciugare bene i petali dopo averli lavati. Questa operazione è essenziale per non rischiare di rovinare l’olio. L’umidità, infatti, potrebbe farlo marcire. Ci godremo il risultato condendo pietanze come carni bianche o pesce.

In molti buttano i fiori del rosmarino ma sbagliano perché possono tornare utilissimi in questo modo

Il sapore intenso e piacevole dei fiorellini viene spesso utilizzato per arricchire insalate e piatti freschi. Immaginiamo un abbinamento, ad esempio, con spicchi di arancia, valeriana (o rucola) e tonno.

Tra i vari impieghi, non dimentichiamo quello del potpourri per profumare casa con un aroma tipicamente estivo. Oppure non tralasciamo gli infusi o tisane. Se è vero che il caldo può rovinare la presentazione, comunque non guasta il sapore dei petali. Poniamone allora una cucchiaiata in infusione per una decina di minuti nell’acqua bollente per un preparato caldo ed aromatizzato.

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