Ecco perché sia noi che i nostri animali dovremmo stare alla larga da questo parassita killer

parassita

Fra i parassiti più diffusi in natura, e talvolta pericolosi per salute di esseri umani ed animali, vi sono le zecche. Di queste se ne contano circa 900 specie e la loro attività è strettamente legata alle temperature. Esse agiscono principalmente durante i mesi più caldi ed umidi, ma non bisognerebbe mai abbassare la guardia. Non è raro, infatti, che qualche specie più resistente riesca a sopravvivere anche in condizioni più estreme.

Quindi, ecco perché sia noi che i nostri animali dovremmo stare alla larga da questo parassita killer

Una delle malattie infettive più feroci che può colpire i nostri amici a quattro zampe è l’anaplasmosi.
Questa si trasmette a causa di un parassita, chiamato Ixodes ricinus, o più volgarmente detto “zecca del bosco”.

Queste zecche, diffuse soprattutto nelle zone rurali e boschive, attaccano diversi animali domestici ed anche gli uomini. Il contagio avviene a seguito della puntura di questa zecca, che inizia a succhiare il sangue anche per uno o due giorni. I batteri si trovano all’interno delle ghiandole salivari delle zecche e vengono trasmessi all’ospite attraverso il morso.
Questi batteri vanno poi ad insidiare i globuli bianchi del sangue, causando dolori agli arti e, anche se raramente, disturbi neurologici.

Sintomi dell’anaplasmosi

Dopo un periodo di incubazione, di circa una o due settimane, potrebbero iniziare a manifestarsi i primi sintomi. Inizialmente compare la febbre, alla quale potrebbero seguire letargia e mancanza di appetito.
Successivamente, potrebbero esserci dolori sparsi, rigidità muscolare, difficoltà nei movimenti ed addirittura zoppicamento. In alcuni casi, potrebbero manifestarsi vomito, diarrea ed emorragie.
I problemi potrebbero acuirsi, in caso di coinfezione, ossia con la presenza di altre malattie nel nostro animale. In questi casi, l’esposizione al morso di questa zecca potrebbe peggiorare la situazione.

Ecco cosa fare in questi casi

Quindi, ecco perché sia noi che i nostri animali dovremmo stare alla larga da questo parassita killer.
Come per ogni malattia, è importante agire tempestivamente alla comparsa dei primi sintomi. Una diagnosi precoce da parte di un veterinario, potrebbe salvare la vita al nostro amico a quattro zampe.
Infatti, basterà un semplice prelievo di sangue per sciogliere ogni dubbio e scongiurare il peggio.

In ottica preventiva, invece, possiamo spargere sul pelo dei nostri animali la cosiddetta farina fossile.
Questo ingrediente naturale, infatti, è un ottimo antiparassitario che si può applicare sulla pelle di cani e gatti, o sulle loro lettiere. In realtà, questo prodotto è anche utile per scacciare via ragni e scarafaggi da casa.

Approfondimento

Attenzione perché questi atteggiamenti del nostro cane potrebbero rivelare un preoccupante sbalzo di glicemia.

Consigliati per te