Ecco 3 dettagli per capire se il sushi è fresco e di qualità

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Per una pausa pranzo, una serata con amici o una romantica cena a due, quando si sceglie di mangiare il sushi il successo è assicurato. Infatti la cucina giapponese ha conquistato i palati di moltissimi italiani. Per fare la scelta giusta è indispensabile saper riconoscere un buon prodotto da uno di scarsa qualità. Questo perché può diventare davvero pericoloso mangiare pesce crudo che non sia freschissimo e ben conservato.

Ecco 3 dettagli per capire se il sushi è fresco e di qualità: odore e consistenza

Per prima cosa prestiamo attenzione all’odore del locale appena entriamo. Non è difficile infatti distinguere un buon profumo di pesce dal cattivo odore che sprigiona quando è invece di qualità scadente. Lo stesso vale per il piatto di sushi che ordiniamo. Dunque l’odore è il primo dettaglio da valutare.

Passiamo poi all’aspetto visivo. Non ci facciamo ingannare da un colore troppo accesso o un riso bianco candido. Tanto il pesce quanto il riso si potrebbero trattare con sostanze schiarenti.  Il pesce fresco deve apparire lucido e traslucido. Non è contemplato dal galateo, ma toccando un pezzetto di pesce possiamo capire molto.

Quando è fresco al tatto deve risultare freddo, sodo e non appiccicoso. Quando invece è colloso e gommoso significa che i tessuti muscolari hanno ceduto e che quindi il pesce è di qualche giorno addietro. Così come la presenza di dorature lungo i bordi o di una patina lattiginosa sono i segni che le carni sono poco fresche.

Il sapore

Infine, come tralasciare il sapore? Questo deve essere delicato e con un leggero gusto salino. Non ci devono essere sentori amari. Per una valutazione realistica assaggiamo un piccolo pezzetto senza l’aggiunta di salse o di altri condimenti.

Dunque ecco 3 dettagli per capire se il sushi è fresco e di qualità.

I due errori più comuni da non fare

I più inesperti, quando mangiano il sushi commettono piccoli errori che possono risultare rovinosi. Ad esempio annegare totalmente il pezzo di sushi nella salsa di soia. In questa maniera il riso si trasforma in una poltiglia davvero poco gustosa. Per esaltare il gusto del sushi invece basterà immergere leggermente solo la parte del pesce. Un secondo errore frequente è quello di aggiungere lo zenzero al sushi. La presenza di questo tubero nel piatto serve a pulire il palato. In questa maniera si potranno gustare al meglio i sapori delicati dei diversi pesci. Dunque lo zenzero va mangiato solo fra un pezzetto di sushi e l’altro.

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