È quasi sconosciuta questa sindrome stagionale che provoca desiderio di zuccheri e carboidrati, sonno cattivo e mancanza di concentrazione

concentrazione

Capita a tutti di sottovalutare alcuni segnali del corpo. Dormire male o avere mal di testa, per esempio, spesso si considerano solo come sintomi passeggeri e si tende a ignorarli. Ancora, abbiamo visto che quelli che crediamo normali dolori intercostali, dovuti a un colpo di freddo, potrebbero nascondere un attacco di panico. Piuttosto, ci serviamo di farmaci per dormire o per calmare il dolore.

Ora che la primavera sta arrivando, si possono evidenziare sintomi comuni a molte persone. Mancanza di concentrazione, mal di testa e sonno agitato o insonnia sono tra questi. Sappiamo bene che un cattivo sonno non ci permette di essere al massimo delle nostre potenzialità. Ecco perché il cambio di stagione è così temuto e può giocare cattivi scherzi.

Infatti, è quasi sconosciuta questa sindrome stagionale che provoca insonnia, depressione, carenza di attenzione, emicrania, ma soprattutto un sintomo sottostimato. Stiamo parlando della fame nervosa e del desiderio spasmodico di dolci e carboidrati. In questo articolo analizzeremo sintomi e cause di questa patologia. Poi, cercheremo di capire come affrontarla anche grazie all’aiuto di esperti.

È quasi sconosciuta questa sindrome stagionale che provoca desiderio di zuccheri e carboidrati, sonno cattivo e mancanza di concentrazione

Si chiama SAD o Seasonal Affective disorder, cioè disturbo affettivo stagionale. Per la prima volta fu chiamata così da Norman E. Rosenthal nel 1984. Egli aveva osservato come i cambiamenti meteoropatici dovuti al passaggio tra una stagione e l’altra potevano sconvolgere alcuni pazienti.

A questi cambiamenti climatici, infatti, seguiva la comparsa di sintomi riconducibili a stati depressivi. Tristezza, mancanza di concentrazione e di energia, sonno abbondante o insonnia, sbalzi d’umore, episodi d’ira, desiderio di zuccheri e carboidrati. Questi sarebbero i principali sintomi della SAD cui possono accostarsi momenti di inappetenza seguiti da episodi di bulimia, aumento di peso, irrequietezza, mal di testa frequente.

Le cause

È noto che il variare delle ore di luce e buio e di temperatura possono influenzare lo stato del nostro corpo. Di conseguenza, anche psicologicamente possiamo subire dei cambiamenti. Uno dei fattori più importanti che causa tali modifiche sarebbe il livello di serotonina e di SERT, la proteina che trasporta i neuroni. Chi soffre di sindrome affettiva stagionale mostrerebbe livelli di SERT più alti quando ci sono meno ore di luce e quindi meno attività della serotonina. Al contrario, si evidenzierebbe una maggiore produzione di melatonina, che causa sonnolenza e mancanza di energia. L’effetto contrario si avrebbe con l’allungarsi delle ore di luce.

Quindi, è plausibile che la SAD dipenda da una disfunzione dell’attività di serotonina prodotta dalla minore o maggiore presenza di luce. Oltre a rivolgersi a uno specialista, le cure che finora sembra abbiano dato risultati sono la fototerapia, l’uso di antidepressivi inibitori della ricaptazione di serotonina e terapie psicologiche.

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