Duro colpo all’edilizia perché l’Agenzia delle Entrate concede la detrazione per i lavori in casa ma molti potrebbero perderla 

banche

Con il nuovo anno arrivano anche le buone notizie e molte misure di sostegno alle famiglie sono state prorogate. Tuttavia, la natura stessa dei crediti d’imposta ha comportato qualche cambiamento. Per cui, come spesso accade, c’è chi vince e c’è chi perde. Ad esempio dovrà stare molto attento chi ha chiesto il Superbonus su un’immobile che comprende più sub con diversa destinazione. Infatti l’Agenzia delle Entrate potrebbe chiedere la restituzione del credito se la superficie abitabile è inferiore al 50% del totale.

Con il Decreto Sostegni ter arriva un duro colpo all’edilizia perché l’Agenzia delle Entrate concede la detrazione per i lavori in casa ma molti potrebbero perderla. Ma è importante sottolineare che invece ci sono ottime notizie per chi abita in un condominio e vuole rifare solo la facciata del proprio appartamento. In tal caso, ricorrendo gli altri requisiti, il Fisco riconosce il Bonus facciate del 60% per rifare l’esterno della propria abitazione.

Cambiano le regole

Ciò che fino ad oggi ha reso attraente il meccanismo dei crediti d’imposta a fronte dei lavori edili è stata sicuramente la possibilità di poterli cedere. In particolare il credito può essere detratto dalle tasse in 5 o 10 anni a seconda della tipologia dei lavori. È evidente, perciò, che nel caso in cui l’importo delle tasse pagate sia modesto si potrebbe rischiare di perdere parte del credito. Con la cessione del credito, invece, si risolvono tutti i problemi.

Questo, almeno, fino al Decreto Sostegni Ter che insieme agli interventi urgenti in tema di aiuti economici sembra abbia cambiato la disciplina. Infatti, la bozza del Decreto approvato il 21 gennaio, con l’intento di contrastare le frodi fiscali, ha riscritto l’articolo del Decreto Rilancio. In pratica viene stabilito che il credito ceduto non possa essere a sua volta ulteriormente ceduto.

Ovvero si potrà cedere il credito a banche e intermediari ma queste non potranno cederlo a loro volta. O ancora si potrà ottenere lo sconto in fattura per l’importo del credito e il creditore potrà girarlo alla banca ma quest’ultima non potrà ricederlo.

Duro colpo all’edilizia perché l’Agenzia delle Entrate concede la detrazione per i lavori in casa ma molti potrebbero perderla

L’approvazione del Decreto, con la pubblicazione in Gazzetta, ha reso immediatamente esecutiva questa nuova disposizione. Ovviamente entro 60 giorni dovrà essere convertito in legge.

Pertanto se il testo in Gazzetta dovesse confermare la bozza, si potrebbe creare una situazione di stallo preoccupante. La circostanza che le banche e gli intermediari possano solo utilizzare e non possano vendere di nuovo il credito farebbe diventare poco conveniente l’acquisto a monte. Così facendo probabilmente metteranno a disposizione una cifra massima, esaurita la quale non accetteranno più cessioni. Tale ipotesi renderà conveniente le operazioni edilizie solo per chi potrà scaricarle dalle tasse. Infatti laddove si inizino i lavori e non si riesca a monetizzarle si rischia di perderle in tutto o in parte. Lo stesso discorso potrebbe bloccare le aziende edili che non concederanno lo sconto in fattura. E quindi? Essere veloci e prenotare i plafond disponibili prima possibile potrebbe essere una soluzione.

Approfondimento

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