Dove conservare le patate e quando diventano tossiche

tuberi

La patata è un tubero commestibile, nasce in origine nel continente americano e in seguito si diffonde in tutto il Mondo. Oggi la patata è coltivata ovunque e ne esistono varie tipologie. Dalla classica patata gialla, a quella bianca, la patata dolce e ancora tante altre. Questo tubero, spesso sottovalutato, è ricco di proprietà benefiche per il nostro organismo. La patata costituisce una fonte di antiossidanti, dunque acidi fenolici, flavonoidi e carotenoidi. Inoltre contiene una buona percentuale di amido. Questo non del tutto assorbito dall’intestino, favorisce la digestione e protegge dalle infiammazioni. Possono essere consumate anche da chi soffre di celiachia ed altre intolleranze alimentari.

Questo succede perché le patate non contengono glutine. Infine non dimentichiamo che le patate aiutano anche chi segue una dieta dimagrante. Non a caso sono note le proprietà sazianti di questo tubero. Una cosa importante da sapere è dove conservare le patate e quando non sono più mangiabili. Questo perché ne facciamo largo uso in cucina. La patata è un alimento decisamente versatile, possiamo infatti cucinarlo in tanti modi. Al forno, fritta, a vapore e ancora altro. Le ricette per cui si presta sono davvero tante. Questo alimento infatti è tanto presente sulle nostre tavole. Per questo se non conservato bene, è alto il rischio di intossicazione.

Quando diventano tossiche le patate

Questo tubero oltre ad apportare numerosi benefici al nostro organismo, contiene anche solanina e chaconina. Questi glicoaloidi ad alte concentrazioni risultano tossici. In particolare questi elementi sono contenuti nella buccia della patata. Per capire quando non è più commestibile è necessario fare attenzione ad alcuni dettagli. Innanzitutto è importante osservare il colore, quando questo da giallo diventa verde non va più bene. Le patate in questa circostanza risultano velenose. Altro particolare da tenere sotto controllo è la consistenza. Quando le patate germogliano diventano tossiche. In entrambi i casi spesso la causa è una cattiva conservazione dell’alimento. Infatti le patate diventano tossiche quando sono vecchie. Per evitare spiacevoli conseguenze è essenziale capire dove conservare le patate in modo corretto.

Dove conservare le patate e quando non sono più mangiabili

Come abbiamo detto quando si altera il contenuto delle patate rischiamo un’intossicazione o addirittura un avvelenamento. Per risolvere questo problema bisogna conservare nel modo giusto le patate. Una soluzione potrebbe essere quella di sistemare le mele accanto alle patate. Infatti questo frutto contiene etilene, una sostanza che rallenta la germogliazione. Ma non è l’unico metodo. Per riservare la qualità delle patate è necessario allontanare immediatamente quelle germogliate. Infatti le patate in buono stato verrebbero subito contagiate, favorendo la crescita dei germogli.

Altro appunto è non mettere assolutamente le patate in frigorifero, ma semplicemente in un luogo fresco. Altra cosa è non lavare le patate prima di conservarle. Secondo i metodi suggeriti dalle nonne, le patate oltre che in un luogo fresco, andrebbero in un luogo buio. L’assenza di luce rallenterebbe il processo di germogliazione. In conclusione per poter rendere le patate il più a lungo commestibili, una buona conservazione è importantissima.

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