Come usare l’aglio crudo o cotto in cucina e perché potrebbe far bene

aglio

Uno degli alimenti più controversi di sempre è l’aglio. Alcuni lo amano alla follia mentre altri non lo possono proprio sopportare. Nonostante questo è parte integrante di moltissime ricette in giro per l’Italia, in primis piemontesissima bagna cauda ideale per condire i flan. Il sapore e l’odore dell’aglio sono molto forti e, se consumato in eccesso, l’alito potrebbe risentirne. Tuttavia, sarà sufficiente procedere con moderazione per riuscire a fare propri i tanti benefici che questo alimento apporta all’organismo.

Come usare l’aglio crudo o cotto in cucina evitando le controindicazioni

Una pianta che può apportare diversi benefici all’organismo. Da un lato, infatti, potrebbe essere importante per tenere sotto controllo la glicemia in caso di diabete. Inoltre, potrebbe anche regolare la pressione arteriosa e contrastare l’aumento del colesterolo oltre che dei trigliceridi. Ovviamente non potrà sostituire i classici medicinali prescritti dal proprio medico. Chi assume alcune tipologie di farmaci, poi, dovrebbe consumare con attenzione l’aglio. Infatti, in alcuni casi potrebbe interferire con la loro efficacia.

Come consumarlo

L’aglio potrà essere consumato in diversi modi sia crudo che cotto. Alcuni metodi di cottura permetteranno di renderlo più digeribile anche se parte delle proprietà andranno perdute. Per fare cuocere l’aglio senza perderne i benefici si potrà procedere tagliandolo o schiacciandolo preventivamente. In seguito lasciarlo riposare per circa mezz’ora prima di procedere con la cottura. Perfetto per insaporire diversi piatti ma anche per realizzare creme di aglio e delizioso arrostito. In questo caso la cottura andrà fatta in forno e la preparazione sarà davvero semplice.

Nel caso dell’aglio crudo, invece, si potrà sfruttare per preparare salse perfette per condire l’insalata o i pomodori. Ne sanno qualcosa i francesi esperti nell’utilizzo dell’aglio in salse come la favolosa aioli. Classico antipasto italiano, poi, la bruschetta con pomodoro, aglio e basilico. Sempre l’aglio, poi, si potrà rendere più digeribile attraverso la marinatura. Da non dimenticare, poi, i primi tra cui la semplicissima pasta aglio, olio e peperoncino, il sugo all’aglione e il pesto tipico della Liguria.

Cosa succede mangiandone troppo

Alcune persone potrebbero essere soggette ad intolleranze o allergie all’aglio. In questo caso meglio evitare di consumarlo per limitare il rischio di malesseri. Come si scriveva, anche in chi non soffre di particolari disturbi potrebbe sviluppare alitosi e forte odore della cute. Ancora, ma solamente in casi estremi si potrebbe andare incontro a nausee e vomito. Questo lo rende poco indicato per chi soffre di ulcere e per i soggetti in gravidanza. Si è visto come usare l’aglio crudo o cotto in cucina ma anche come fare per limitare il rischio di controindicazioni.

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