In caso di infortunio mentre si va a lavoro spetta questo risarcimento

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La Legge prende molto seriamente il tema degli infortuni sul lavoro. Infatti, sia il codice civile che le Leggi speciali proteggono in maniera molto concreta i dipendenti da possibili infortuni. Infatti, la Legge obbliga il datore di lavoro ad adottare tutti i mezzi di sicurezza necessari per evitare incidenti sul lavoro. Non solo di tipico fisico ma anche di tipo psicologico e mentale, si pensi al fenomeno del mobbing. Se un dipendente si infortuna sul lavoro, il datore rischia grosse sanzioni penali e civili. Sul piano penale rischia la reclusione e la multa, sul piano civile un grosso risarcimento del danno. Al lavoratore infortunato può spettare poi un indennizzo assicurativo.

Bisogna, però, sempre indagare il caso concreto. Infatti, è necessario verificare se la responsabilità dell’accaduto sia del datore di lavoro o del dipendente. Ad esempio, è stata esclusa la responsabilità di un datore di lavoro per l’infortunio di un suo dipendente. Nel caso specifico, il datore aveva circondato il luogo pericoloso, dove è accaduto l’incidente, di segnalazioni di pericolo per evitare l’accesso dei dipendenti e di eventuali terze persone. Uno dei dipendenti, non rispettando gli evidenti divieti, si era comunque introdotto nell’area pericolosa, e si era verificato un incidente. In questo caso, però, i giudici hanno escluso la responsabilità del datore di lavoro.

Infortunio in itinere

È molto importante capire quando un evento dannoso possa essere considerato infortunio sul lavoro. Lo ha spiegato la Corte di Cassazione con la recentissima ordinanza di ottobre 2022 numero 29300. Da questo dipende la risarcibilità del danno subito e l’attivazione dell’assicurazione obbligatoria. In particolare, i giudici hanno distinto in caso di infortunio mentre si va a lavoro dall’infortunio riportato mentre si esegue la prestazione lavorativa. La Cassazione ha ricostruito le condizioni in base alle quali questo tipo di infortuni vengono risarciti e indennizzati perché considerabili collegati alla prestazione lavorativa.

Quanto al primo tipo, la Cassazione chiarisce che perché un evento sia considerabile come infortunio sul lavoro deve ricorrere l’occasione di lavoro. Nel senso che tra l’evento dell’infortunio e lo svolgimento della prestazione lavorativa ci deve essere un legame almeno mediato e indiretto. Questo significa che un infortunio sul lavoro è tale anche quando non è direttamente causato dalle mansioni specifiche svolte dal dipendente. È sufficiente che esso sia collegato allo svolgimento dell’attività lavorativa anche occasionalmente.

In caso di infortunio mentre si va a lavoro ecco le condizioni per il risarcimento

Dall’altra parte si può considerare infortunio sempre risarcibile e indennizzabile quello riportato mentre si va a lavoro. Infatti, l’articolo 2 del DPR numero 1124/1965 spiega che l’assicurazione copre anche l’infortunio riportato nel tragitto casa lavoro. Questo tipo di risarcimento copre gli spostamenti dal dipendente da casa a lavoro e viceversa. Invece, secondo la Cassazione, non copre gli infortuni occorsi in caso di interruzione o deviazioni dal percorso casa lavoro o lavoro casa.

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In caso di infortunio sul lavoro ecco quando il datore deve risarcire il danno

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