Come fare le prugne secche per la stitichezza e i loro benefici

prugne

Le prugne sono uno degli alimenti più ricchi di valori nutritivi. Vengono coltivate un po’ in tutta Europa. Si possono trovare in commercio in due modi: secche o fresche. Le prugne secche, o disidratate, sono molto conosciute proprio perché la loro concentrazione di nutrienti sarà molto più elevata di quando sono fresche. L’unica cosa è che l’acqua, invece, sarà ridotta.

Proprietà nutrizionali

Contengono un apporto di calorie moderato, sono costituite solo da zuccheri semplici come il fruttosio e troviamo meno grassi e proteine. Ciò che invece troveremo in abbondanza sono le fibre. Per 100 g di prugne abbiamo circa 45 kcal e i seguenti valori nutrizionali:

  • 11 g di carboidrati totali;
  • 1,4 g di fibre;
  • 0,7 g di proteine.

Sono presenti molte proteine come quelle del gruppo A, B, C ed E. Non possono mancare i sali minerali (calcio, fosforo, magnesio, zinco, sodio, ecc.)

Come fare le prugne secche per la stitichezza e i loro benefici

Le prugne da sempre sono note per il loro ruolo lassativo. In realtà, questo alimento potrebbe essere utile anche per tante altre cose. Solitamente, quando si mira all’azione lassativa, si comprano le prugne disidratate. Vengono lasciate in ammollo per un’intera nottata e mangiate il mattino seguente. Possono essere molto indicate, quindi, per la regolarità dell’intestino. Questo proprio perché contengono buone quantità di fibre. Inoltre vengono considerate anche un alimento saziante.

Tra le vitamine presenti abbiamo citato la vitamina A, a ciò consegue che presenteranno anche un’azione antiossidante. Andrebbero quindi a proteggere dalla formazione dei radicali liberi. Nell’alimentazione dello sportivo sono molto indicate. È presente infatti il potassio in grandi quantità, che dona tonicità a livello sia muscolare che cardiaco. Un aspetto molto importante è che mangiare prugne (in questo caso secche) potrebbe andare a interagire con il microbiota intestinale. Questo andrebbe a ridurre il rischio di tumore al colon.

Effetti indesiderati

Ovviamente, come tutti gli alimenti, non bisogna esagerare. Se mangiate in maniera eccessiva possono portare agli effetti opposti. Dunque si avrebbero diarrea e gonfiore. Vanno consumate con moderazione in casi di stitichezza o colite, ad esempio. Sarebbe consigliabile consumare al giorno circa 4 o 5 prugne fresche. Adesso andiamo a vedere come fare le prugne secche per la stitichezza, ma non solo.

Prugne secche

Preparare le prugne secche è molto semplice. Si porta a bollore un po’ di acqua. Dopodiché si versano all’interno della pentola e si lasciano cuocere un po’. Una volta scolate e raffreddate, si aprono a metà con un coltello e si caccia via il nocciolo. Si possono far seccare sia al sole che in forno a 120 gradi per circa 90 minuti. Trascorso questo tempo, si lasciano in forno spento per altri 30 minuti.

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