Baccalà fritto croccante senza unto con o senza pastella in poche mosse grazie ai trucchi dello chef

baccalà in pastella

A Roma non esiste Natale senza i filetti di baccalà fritto. Che sia per il pranzo del 25 o per la vigilia, questo piatto della tradizione è irresistibile. Si accompagna al famoso fritto del 24 di dicembre, un misto di verdure unito a supplì, fette di mela e fiori di zucca in pastella. Oggi capiremo come preparare un baccalà fritto croccante senza unto con o senza pastella in poche mosse grazie ai trucchi dello chef.

In passato, il baccalà era considerato un cibo povero ma ricco di nutrienti e capace di conservarsi per molti mesi. Questa è la ragione per cui tantissimi Paesi hanno accolto questo ingrediente, arricchendo le loro tradizioni culinarie. Anche a Roma si prepara in tantissimi modi, per esempio con i ceci, con le patate, etc.

Il baccalà fritto è un piatto semplicissimo da fare. L’importante è seguire alcuni passaggi con attenzione, specialmente quelli che riguardano la preparazione della pastella e la frittura. Ecco perché la Redazione di PdB ha pensato a questo articolo. Allora, vediamo insieme come prepararlo in modo ineccepibile.

Baccalà fritto croccante senza unto con o senza pastella in poche mosse grazie ai trucchi dello chef

Esistono due modi per friggere il baccalà ottenendo un involucro croccante. Il primo consiste nell’usare una pastella di farina, lievito di birra e acqua ghiacciata, il secondo prevede solo la farina. Per quanto riguarda la ricetta della pastella, è bene prepararla almeno due ore prima. In questo modo, il lievito di birra contenuto nell’impasto avrà modo di farlo gonfiare.

Quando mescoliamo acqua, lievito di birra e farina, setacciamo quest’ultima per evitare grumi e ottenere un composto liscio. Ricordiamo che la pastella non deve essere salata prima della cottura.

Nel frattempo bisogna preparare il baccalà. Dopo aver tagliato i filetti, sciacquiamoli e asciughiamoli bene tamponando con carta assorbente. Per la frittura usiamo due pentolini e riempiamoli di olio di arachidi. Il primo dovrà raggiungere 180 °C, il secondo dovrà avere un olio meno caldo. Cuociamo il filetto nel primo pentolino per 4 minuti, poi passiamolo nell’altra pentola.

La variante senza pastella, invece, è più tipica della zona della Basilicata. In questo caso, il baccalà viene tagliato in tocchetti grandi invece che in filetti. Prima di essere fritto, secondo la modalità spiegata prima, deve essere infarinato con semola di grano duro rimacinata.

L’importante è sfruttare un minimo di umidità del pesce per far attaccare la farina alla carne e alla pelle. Anche in Basilicata, come a Roma, il baccalà è servito con un misto di verdure fritte. Se vogliamo sperimentare un’altra ricetta, scopriremo che non si può resistere a questa ricetta di baccalà croccante in pastella.

Approfondimento

La ricetta della tradizione vicentina con il baccalà

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