A quanti gradi dormire la notte e come evitare disturbi del sonno

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Indipendentemente dalla stagione, per un sonno che sia davvero ristoratore occorre sempre fare molta attenzione anche alla temperatura che è presente in camera da letto. Per esempio, c’è chi è solito addormentarsi la notte con il condizionatore acceso nel periodo estivo. E nello stesso tempo d’inverno ci si addormenta con i caloriferi che sono al massimo.
Pur tuttavia, anche per dormire, riguardo alla temperatura della camera da letto, serve grande equilibrio. Ovverosia non si dovrebbe mai dormire con troppo freddo e nemmeno con troppo caldo nella stanza. Vediamo allora di approfondire questo importante aspetto. Visto che, se la temperatura della camera da letto non è idonea, c’è poi il rischio elevato di rivoltarsi nel letto fino a notte fonda.

A quanti gradi dormire la notte e come evitare disturbi del sonno

Nel dettaglio, la temperatura ideale per la camera da letto, al fine di prendere sonno con relativa rapidità, non dovrebbe mai essere superiore ai 20 gradi centigradi. Per quella che è una temperatura facilmente ottenibile. Proprio nel periodo invernale con il riscaldamento acceso.
In estate, invece, riguardo a quanti gradi dormire la notte, c’è il rischio che la temperatura in camera da letto sia superiore ai 20 gradi centigradi, ed in tal caso si possono rischiare, anche sei passeggeri, dei disturbi del sonno. Vediamo allora come evitarli con delle semplici scelte ed accortezze.

Come garantirsi un riposo ristoratore facendo ed evitando queste cose

In particolare, per garantirsi un sonno che sia ristoratore la temperatura giusta per la camera da letto è una condizione necessaria, ma non sufficiente. In quanto, per esempio, il sonno può essere disturbato da una cena a base di cibi che sono troppo calorici o comunque pesanti in base alla cottura.
Al riguardo, di sera, sarebbero non a caso da evitare le fritture.

In più, l’abitudine di utilizzare i dispositivi elettronici poco prima di andare a dormire non è la migliore scelta. In quanto stare davanti al PC o allo smartphone, e poi andare subito a dormire, non concilia il sonno.
Così come pure lo stress accumulato durante la giornata, tra il lavoro e la cura della famiglia, può ostacolare il sonno ristoratore. Ed in tal caso una doccia prima di andare a dormire può aiutare. E lo stesso dicasi, dopo una cena non proprio leggera, preparando una bella tisana ad azione digestiva, depurativa e carminativa. Per esempio, la classica tisana al finocchio. Oppure con menta, camomilla o zenzero.

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