5 varietà di pesche italiane poco note ma tutte assolutamente da provare

pesche

In estate il reparto ortofrutta del supermercato è un tripudio di fragole, ciliegie, angurie, meloni e albicocche. Non c’è che l’imbarazzo della scelta!
Ma sicuramente la pesca è il frutto estivo più comune e più diffuso che tutti acquistiamo. In genere ci limitiamo a comprare le più classiche: la gialla, la bianca, la noce e la nettarina. Ma in realtà ne esistono tante altre. Tutte gustose, saporite e che si prestano anche per preparazioni particolari. Vediamone qualcuna insieme.

5 varietà di pesche italiane poco note ma tutte assolutamente da provare

Pesca di Verona
Si tratta di una varietà IGP. Dolcissima e succulenta, ha la buccia dal colore e dalla consistenza variabili. In cucina si presta per svariati utilizzi ed è molto apprezzata per la realizzazione di dolci che prevedono la cottura del frutto. Un grande classico è la tarte tatin alle pesche, il famoso dolce francese rovesciato.

Pesca buco incavato

Tipica della Romagna, questa pesca è caratterizzata da una scanalatura piuttosto profonda che attraversa la sua buccia vellutata. La polpa interna è chiara e non troppo dolce. Ottima gustata fresca e per fare una buonissima marmellata di un insolito color rosa acceso.

Pesca Bivona o montagnola

Dal profumo intenso ed inconfondibile, questa varietà è diffusa nella provincia di Agrigento. È una varietà tardiva e presenta un colore giallo tendente al crema. Il sapore è unico, estremamente dolce e ricco di note aromatiche. Ottima per realizzare dessert come, ad esempio, una freschissima cheesecake alle pesche.

Tabacchiera

Si riconosce molto facilmente per la sua inconfondibile forma schiacciata. La pesca tabacchiera proviene da 2 zone diverse: la varietà più diffusa arriva dalle Marche mentre quella più ricercata dalla Sicilia. Quest’ultima è la pesca tabacchiera dell’Etna, protetta da Arca del Gusto Slow Food ed è tipica delle provincie di Messina e Catania.

Ha polpa bianca e gusto dolce e molto saporito. Ottima consumata così al naturale, è divina per preparare gelati, sorbetti e granite.

Concludiamo con la percoca

Purtroppo poco considerata, la percoca è in realtà bella soda ed ha un gusto intenso. Tuttavia in molti la trovano scomoda e antipatica perché ha il nocciolo molto ben attaccato alla polpa. Data la sua estrema dolcezza, viene principalmente usata nell’industria di prodotti trasformati. In particolare, se ne ricavano pesche sciroppate, succhi, marmellate e confetture.

La più rinomata è la Giallona di Siano, prodotto tradizionale della Campania.

Ed ecco dunque le 5 varietà di pesche italiane poco note ma tutte assolutamente da provare.

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