3 segni per riconoscere una buona zucca da mangiare

zucca

La bravura di un cuoco o di una cuoca è quella di sorprendere i propri ospiti con tante delizie diverse. Seguire la stagionalità dei prodotti non è solamente un modo per garantirsi prezzi più bassi e un sapore decisamente migliore. È anche un modo per rendere onore al tempo che passa e per distruggere la monotonia e rendere la celebrazione del cibo più gioiosa.

Per l’autunno abbiamo realmente l’imbarazzo della scelta sugli ingredienti da proporre: funghi, tartufi, uva, melograni, fichi. Ma non possiamo dimenticare la zucca. Gli abbinamenti più succulenti? Molti amano i risotti con la salsiccia, ma anche la vellutata, la torta salata o addirittura le polpette. Insomma, c’è l’imbarazzo della scelta.

Come forse sapremo, scegliere una zucca di qualità non è semplicissimo. In primo luogo, spesso veniamo ingannati dal peso: per alcune specie addirittura andrà buttato un quarto di tutto il peso, visto che questo è buccia. Talvolta addirittura ci viene presentata nei banconi del supermercato confezionata: sarà impossibile tastarne la consistenza e ci dobbiamo fidare (oltre che mangiarla rapidamente se non vogliamo che si disidrati).

3 segni per riconoscere una buona zucca

Ci sono tantissime varietà, dalla Butternut a quella piena di Napoli (celebre per la forma più allungata) fino alla classica Mantovana. Ma in generale tutte queste hanno alcune caratteristiche costanti se sono di qualità. Partiamo dalla scorza. Questa deve essere dura e compatta.

Passiamo pure la mano lungo la superfice per stabilire che non ci siano ammaccature. Se fosse morbida, allora ancora il frutto deve maturare. Il classico gesto del tocchettio non è una falsa idea frutto di una suggestione. Possiamo colpirla, in maniera ovviamente morbida, per sentirne l’effetto. Se si tratta di un rumore sordo, allora possiamo considerarlo un buon segno. Significa che è cresciuta in maniera uniforme e che è matura. La zucca è pronta per essere mangiata.

Infine, dobbiamo prestare attenzione a un piccolo dettaglio. L’ultimo dei 3 segni per riconoscere una buona zucca, infatti, riguarda il picciolo, l’elemento che unisce il cuore del frutto all’esterno. Il colore in questo caso deve essere verde e non avere interruzioni o rotture che potrebbero aver causato l’ingresso di umidità all’interno della polpa.

Un ulteriore trucco riguarda la conservazione. Non dobbiamo avere paura di acquistare una zucca intera se pensiamo di non consumarla subito. Infatti, a differenza del singolo trancio, la zucca intera si conserva estremamente a lungo. In un posto asciutto potrà mantenersi inalterata per mesi, sicuramente fino alla fine dell’inverno.

Con l’autunno possiamo riscoprire un’infinità di sapori e metodi per realizzare squisite ricette. Uno di questi è dato, ad esempio, dal trucco della moka che ci permette di realizzare il vin brulè in un batter d’occhio.

Se invece vogliamo preparare u dolce e pensiamo a uno strudel, dovremmo sapere che merita delle mele particolari. Infatti, forse non lo sappiamo ma i grandi chef utilizzano una mela diversa per ogni ricetta.

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