Un pericolo inatteso su balconi e terrazze che porta malattie e batteri

piccione

Possiamo considerare i piccioni gli abitanti più numerosi della città. La loro è una presenza simpatica e anche suggestiva in alcuni casi. Quando volano sulla cupola del duomo di San Marco a Venezia al tramonto, oppure si posano sulla testa del cavallo del monumento equestre a Carlo Alberto a Torino.

È anche vero che questi uccelli presentano delle abitudini altrettanto poco simpatiche. I piccioni sono animali curiosi, quindi non disdegnano di andare ovunque si trovi cibo o un giaciglio comodo. Tra questi luoghi, oltre ai monumenti, ci sono anche terrazze, comignoli, balconi, arredi pubblici o privati.

Il problema è che le feci di questi animali sono nocive e corrosive. Nei luoghi in comune con gli esseri umani, la presenza di escrementi non è assolutamente benefica. Ecco un pericolo inatteso su balconi e terrazze che porta malattie e batteri e come liberarsene.

Il guano

La presenza in un ambiente di escrementi di piccione, o guano, lo rendono sicuramente inestetico. Oltre alla questione fondamentale della pulizia, il problema più grave dipende da ciò che si nasconde in quegli escrementi.

Questi escrementi corrodono qualsiasi superficie, unendosi all’umidità e portando con sé batteri. Questi ultimi, chiamati “batteri solforosi” contengono, appunto, zolfo. Esso, a contatto, con l’aria distrugge i materiali di cui sono fatte le superfici.

Poi si passa al contatto diretto con l’uomo. Può capitare di essere colpiti in testa dalla cacca di un piccione. Ebbene, bisogna immediatamente pulirsi e disinfettare la zona. Gli escrementi di piccione sono pieni di agenti patogeni pericolosi per la pelle umana. I vestiti, d’altronde, rischiano di essere macchiati indelebilmente.

Il guano di piccione è portatore di un pericoloso batterio chiamato escherichia coli. Esso, se entra nell’organismo umano provoca dolori lancinanti allo stomaco e gastroenterite. Un altro patogeno è la psittacosi, in grado di provocare febbri da cavallo e problemi intestinali.

Un pericolo inatteso su balconi e terrazze che porta malattie e batteri

Il modo più efficace per liberarsi del guano di piccione è munirsi di una scopa dura e forte. Dopo aver indossato dei guanti protettivi, si spargerà nella zona colpita una soluzione di acqua calda e ammoniaca. Si prosegue spazzando e sfregando con la scopa per eliminare le possibili zone già incrostate.

Si prosegue con un attento risciacquo. Anche l’ammoniaca a contatto con la pelle comporta reazioni nocive. Cerchiamo di non attendere troppo prima di pulire il pavimento o il balcone. La macchia lasciata dal guano potrebbe ormai aver lasciato un segno difficile da eliminare.

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