Tutti mettono l’ammorbidente in lavatrice ma pochi sanno i segreti per usarlo al meglio e ottenere un bucato morbido, fresco e profumatissimo

lavatrice

Avviare il lavaggio in lavatrice con un semplice pulsante e ritrovarsi, dopo poco, capi perfettamente igienizzati, smacchiati e profumatissimi. È questo il desiderio di chi si occupa quotidianamente del bucato. La speranza è sempre quella di ottimizzare i tempi e raggiungere risultati soddisfacenti in pochi minuti.

Oltre ai comuni detersivi, tutti mettono l’ammorbidente in lavatrice. Questo preparato, infatti, ha lo scopo di rendere più morbidi i tessuti. Inoltre, ha la capacità di trattenere delle fresche fragranze sui capi. L’ammorbidente si acquista facilmente in tutti i supermercati e si trova in diverse forme, ad esempio, si trova allo stato liquido o solido. Insomma, l’ammorbidente è senz’altro un prodotto utilissimo per il bucato, tuttavia, non tutti sanno che è ottimo anche per risolvere alcuni piccole problematiche molto comuni in casa.

L’uso dell’ammorbidente, però, non sempre è l’ideale per ottenere un bucato perfetto. Difatti, una quantità eccessiva di prodotto potrebbe rovinare i tessuti anche dopo un solo lavaggio. Dunque, è opportuno conoscere i dosaggi consigliati dagli esperti e sapere quali capi richiedono l’ammorbidente e quali no. Partiamo dalle dosi corrette.

D’altronde, tutti mettono l’ammorbidente in lavatrice ma pochi sanno i segreti per usarlo al meglio e ottenere un bucato morbido, fresco e profumatissimo

Innanzitutto bisogna sottolineare che gli ammorbidenti non sono tutti uguali. Il primo step, dunque, sarà sempre quello di controllare le istruzioni sul flacone (anche se in molti se ne dimenticano). Poi, bisognerà fare una distinzione tra ammorbidente concentrato e quello diluito. In buona sostanza, per l’ammorbidente concentrato le dosi consigliate sarebbero: 25, 35 o 55 ml a seconda dei tessuti da trattare e quale grado di morbidezza si vorrebbe ottenere. Mentre, chi usa l’ammorbidente diluito dovrebbe utilizzare dai 75 a 100 ml di prodotto.

Quali capi non richiedono l’ammorbidente?

In diversi casi, l’uso dell’ammorbidente è sconsigliato. Ad esempio, il cachemire si presenta come un tessuto estremamente delicato e andrebbe sempre lavato con prodotti neutri e senza ammorbidente, per evitare di appesantire le fibre.

Stesso discorso per i capi in piuma che non amano molto questo prodotto profumato.

Attenzione, poi, alla microfibra. L’ammorbidente (che crea una sorta di pellicola trasparente e scivolosa sulle fibre) sembrerebbe far perdere ai capi in microfibra il potere di catturare sporco e polvere.

Mai usare l’ammorbidente con l’abbigliamento sportivo. I tessuti tecnici risentirebbero della presenza di questo prodotto molto amato.

Infine, strano ma vero, non si dovrebbe usare l’ammorbidente con gli asciugamani perché limiterebbe la capacità di assorbire l’acqua.

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