Svelato finalmente perché facciamo fatica a pronunciare la parola aiuto

donne

Se tante donne si lamentano che i mariti e compagni direbbero loro poche volte “ti amo”, anche la parola aiuto non ha così tanti fans. A meno di non essere veramente nella situazione da SOS, secondo gli psicologi l’essere umano farebbe davvero fatica a chiedere aiuto. Anzi, a pronunciare proprio questa parola, come se ci fosse un blocco mentale o psicologico. Secondo un recentissimo studio inglese coloro che chiedono aiuto senza timori sarebbero persone e sicure di sé. Andiamo a scoprire allora perché faremmo fatica a chiedere aiuto e quali ostacoli porrebbe la nostra mente nell’esternare questa richiesta. Non dimenticando nemmeno qualche consiglio utile per un’altra attività quotidiana che riguarda tutti noi.

Come dire che abbiamo bisogno di aiuto

Dalla richiesta di aiuto al lavoro a quello dei nostri figli a scuola. Da quello al vicino di casa sino a quello agli specialisti. Sta di fatto che la nostra mente farebbe proprio fatica a pronunciare la parola “aiuto”. Come se fosse un tabù per miliardi di persone. Ecco allora il primo consiglio di chi studia la mente: inseriamo la parola aiuto in un contesto specifico, descrivendo meglio la nostra esigenza. Come se non chiedessimo qualcosa, ma proponessimo un confronto con chi potrebbe infine aiutarci.

Quando dobbiamo chiedere aiuto

Nel momento in cui potremmo avere bisogno di aiuto, dovremmo chiederlo. Perché, oltre alla difficoltà del momento, potremmo poi ritrovarci anche in stati di:

  • confusione;
  • ansia e stress;
  • tachicardia;
  • perdita delle priorità.

Altra cosa da non sottovalutare: moltissime persone non chiedendo aiuto e, quindi nemmeno ricevendolo, potrebbero darsi alla pazza gioia a tavola. Il famoso “appetito nervoso”, che troppo spesso porterebbe a mangiare schifezze e a farci mettere su anche qualche kg di troppo.

Svelato finalmente perché facciamo fatica a chiedere ad altri aiuto

Secondo lo studio britannico, la nostra coscienza imporrebbe al cervello di non mandare l’input della parola “aiuto”. Ci sarebbe una sorta di paura e di senso di inferiorità a bloccare questa richiesta. Assieme al timore di non essere all’altezza della situazione, all’eventuale imbarazzo di arrivare secondi e di non avere la risposta giusta. Davvero singolare il sondaggio legato alla ricerca e svolto sui luoghi di lavoro, soprattutto attività commerciali, per capire dove la gente chiederebbe maggiore aiuto.

L’importanza dei luoghi

Tralasciando ovviamente ospedali, ambulatori e luoghi di primo soccorso, sarebbero i vivai i luoghi in cui la gente si sentirebbe più libera di chiedere aiuto. Probabilmente l’atmosfera rilassante delle piante e il senso di pace porterebbero il cliente a un maggior senso di ricerca d’aiuto. Svelato finalmente perché facciamo fatica a pronunciare la parola aiuto e quali sarebbero i luoghi più sereni per chiederlo.

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