Sul conto corrente c’è un prelievo forzoso, silenzioso ma devastante

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In Italia attualmente l’inflazione sfiora l’8% in base ai dati ISTAT del mese di luglio del 2022. Con il carovita che picchia duro, specie quando c’è da fare la spesa. In quanto si registrano, rispetto allo scorso anno, aumenti dei prezzi choc per molti generi alimentari di prima necessità. Dalla pasta al pane, passando per l’olio.

Di conseguenza, si va verso la fine di un 2022 che sarà caratterizzato da una pesante erosione del potere d’acquisto delle famiglie. Sia per chi vive dello stipendio, sia soprattutto per chi vive di pensione e gli assegni INPS erogati sono sotto la soglia dei 1.000 euro.

Sul conto corrente c’è un prelievo forzoso, silenzioso ma devastante

Inoltre, per chi ha qualche soldo messo da parte la musica non cambia. In quanto il denaro che giace infruttifero sui conti correnti si sta svalutando sensibilmente e rapidamente. L’inflazione elevata per il denaro liquido è, in tutto e per tutto, un nemico che, purtroppo, ha vita facile: sul conto corrente c’è un prelievo forzoso. È silenzioso ma devastante. Addirittura peggio dell’ultimo prelievo forzoso che c’è stato in Italia. Ovverosia, quello dell’estate del 1992 ai tempi del Governo Amato.

In accordo con un’analisi a cura dell’associazione degli artigiani della Cgia di Mestre, la patrimoniale silenziosa sui conti correnti, con l’inflazione stimata all’8% nel 2022, è non a caso pari a ben 18 volte quella del Governo Amato.

Le sfide per il prossimo Governo italiano partono proprio dall’allarme rincari

Si tratta, quindi, di un vero e proprio salasso che non fa altro che mettere in ulteriore difficoltà le famiglie. Specie quelle che vivono di un solo reddito da lavoro o da pensione. Non a caso, per il Governo italiano che si formerà dopo le elezioni politiche di settembre, la questione relativa al carovita non potrà che essere centrale. In quanto misure una tantum, come il Bonus 200 euro, di certo aiutano, ma non sono chiaramente sufficienti per arginare un aumento del costo della vita che, al momento, sembra essere in tutto e per tutto fuori controllo.

Il rincaro dei prezzi dell’energia, unitamente agli effetti negativi sull’economia italiana e non solo, a causa della guerra in Ucraina, hanno infatti creato una sorta di tempesta perfetta dalla quale uscire nel breve termine sarà tutt’altro che facile. In Italia come in Europa. E lo stesso dicasi negli Stati Uniti dove, a causa dell’inflazione molto alta, la Banca centrale americana ha deciso di alzare a ripetizione il costo del denaro.

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