Pensioni e stipendi aumentano con l’inflazione ma anche le multe salgono

inflazione

Crisi economica, difficoltà lavorative, aumento del costo della benzina, delle utenze domestiche e aumento del costo dei beni di prima necessità sono quello che gli italiani stanno subendo ormai da molti mesi. Tradotto in termini pratici e soprattutto economici, inflazione galoppante. Inflazione significa che è aumentato il costo della vita degli italiani. Ma va detto che l’inflazione non produce soltanto danni. Gli effetti possono essere positivi su salari, stipendi e pensioni.

Aumenta l’inflazione e aumentano anche gli stipendi e le pensioni.

Come dicevamo l’inflazione sta flagellando gli italiani. Tutto aumentato, dai beni di prima necessità a quelli meno primari. Arrivare a fine mese per molti italiani è diventata un’impresa. A tal punto che sono aumentate le richieste di aiuto nei confronti dello Stato. Ad ogni periodo di inflazione però si adotta un meccanismo di salvaguardia chiamato “di perequazione”. Un meccanismo che adegua i redditi di una persona o di una famiglia all’aumento del costo della vita. Pensioni e stipendi aumentano con l’inflazione quindi, in modo tale da addolcire la pillola per chi ha subito i rincari di praticamente tutte le cose.

Pensioni e stipendi aumentano con l’inflazione ma anche le multe salgono

Ciò che molti non sanno però è che con l’aumento dell’inflazione, non aumentano solo salari e stipendi, ma aumentano anche alcuni balzelli che devono pagare gli italiani. E non ci riferiamo soltanto alle bollette delle utenze domestiche per esempio. Infatti pare che derivi proprio all’inflazione un incremento piuttosto cospicuo degli importi delle multe. Un aumento che sarà pari a circa il 10%. Dalla multa per divieto di sosta a quella per mancato utilizzo delle cinture di sicurezza, dall’uso del cellulare alla guida, al superamento dei limiti di velocità. Una contravvenzione inferiore a 550 euro di oggi per esempio, presto sarà vicinissima a 600 euro.

Aumento del 10% dal 1° gennaio 2023

Un aumento che scatterà dal prossimo primo gennaio 2023, come previsto dalla normativa vigente che impone aumenti ogni due anni. Ciò che stavolta inciderà molto di più è l’elevato tasso di inflazione registrato. Infatti le multe ogni biennio vengono aumentate sempre in collegamento con l’aumento del costo della vita per gli italiani. E l’incremento dei prezzi dei beni di prima necessità che fanno parte di quel paniere che utilizza l’ISTAT per determinare il tasso di inflazione, stavolta è di un livello mai registrato negli ultimi anni. A tal punto che l’aumento del 10% delle multe per molte associazioni a tutela dei consumatori e dei cittadini, potrebbe essere un aumento record.

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