Sembra incredibile ma l’acqua di cottura del cavolfiore non si dovrebbe buttare mai per questi motivi

cavolfiore

Uno degli ortaggi di stagione più salutare è senz’altro il cavolfiore, con innumerevoli proprietà benefiche per l’organismo a fronte di pochissime calorie.

Per questo è anche una delle verdure più amate dagli appassionati di fitness e dagli sportivi in generale, con sole 25 calorie ogni 100 grammi.

Possiede proprietà antiossidanti ed è fonte ricchissima di vitamine, sali minerali, ferro e fibre, andando ad influenzare positivamente l’attività dell’intestino.

Per questo sembrerebbe che il cavolfiore possa aiutare anche a prevenire certi tumori.

Infine, è totalmente privo di glutine il che lo rende adatto ad essere consumato anche da chi soffre di celiachia.

Sembra incredibile ma l’acqua di cottura del cavolfiore non si dovrebbe buttare mai per questi motivi

Una delle note dolenti del cavolfiore è purtroppo l’odore poco gradevole che emana durante la cottura.

Questo è dovuto alla presenza di alcune sostanze che col calore si trasformano in gas.

Per ovviare a questo problema un rimedio della nonna estremamente efficace suggerisce, in questa fase, di bagnare del pane raffermo nell’aceto ed appoggiarlo sul coperchio.

Tuttavia è importante non affrettarsi a svuotare la pentola!

Sembra incredibile infatti, ma l’acqua di cottura del cavolfiore non si dovrebbe buttare mai per questi motivi.

Il primo ed il più importante è l’elevata quantità di zolfo contenuta.

Grazie a questa particolarità si presta ad essere utilizzata nella cura del corpo ed in particolare del viso.

Uno degli impieghi possibili è quello di preparare degli impacchi da applicare sul viso.

L’azione delle componenti solfuree dovrebbe avere degli effetti benefici sull’acne ed essere in grado di lenire eventuali infiammazioni locali.

Non solo estetica

Un uso alternativo e ben più noto dell’acqua di cottura del cavolfiore è quello di impiegarla per l’irrigazione di piante e ortaggi.

Sembrerebbe avere infatti le capacità di un vero e proprio fertilizzante naturale!

Una proprietà comune anche ad altre acque di cottura come quella di asparagi, spinaci e cicoria; questo grazie ai sali minerali e alle sostanze nutritive rilasciate durante l’ebollizione.

Dunque un vero e proprio elisir di lunga vita per le piante che cresceranno rigogliose e forti, soprattutto se affiancati da alcuni piccoli accorgimenti.

In questo caso però è necessario che all’acqua non sia stato aggiunto del sale e, ovviamente, che si sia ben raffreddata.

È opportuno precisare che, soprattutto per gli usi che riguardano la cura della persona, non abbiamo a disposizione studi sufficienti che possano garantirne la sicurezza.

Si invita pertanto a consultare sempre uno specialista prima di utilizzare qualsiasi rimedio, anche se naturale.

Approfondimento

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