Secondo la scienza non dovremmo mangiare lenticchie se soffriamo di queste particolari patologie

lenticchie

Apprezzate per insaporire le minestre o a fianco al cotechino nel classico cenone di Capodanno, le lenticchie sono tra i legumi più utilizzati.

D’altronde, non sono solamente deliziose in abbinamento a molti piatti, ma contengono tantissime sostanze nutritive. Perciò, nella maggior parte dei casi non ci si sente di sconsigliarne il consumo. Tranne che per delle specifiche situazioni di salute.

Chi è affetto da determinate malattie, infatti, dovrebbe pensarci due volte prima di mangiare le lenticchie. Vediamo di quali casi si parla.

Le proprietà nutrizionali e i benefici

Prima di scoprire le controindicazioni sul consumo di lenticchie, è doveroso accennare alle loro molteplici proprietà nutritive. Innanzitutto, bisogna sapere che, anche se la raccolta si effettua nei mesi di giugno e luglio, le lenticchie si trovano sul mercato tutto l’anno.

Detto questo, i motivi per cui dovremmo mangiare questo legume, salute permettendo, sarebbero davvero tanti. Essendo ricche di fibre, le lenticchie aumenterebbero il senso di sazietà e agevolerebbero il transito intestinale.

Per l’ingente quantità di minerali contenuti, poi, sarebbero un valido rimedio contro anemia e affaticamento. A questi vantaggi, poi, se ne aggiungerebbero altri. Infatti, gli antiossidanti combatterebbero i radicali liberi, mentre la tiamina stimolerebbe la memoria.

Secondo la scienza non dovremmo mangiare lenticchie se soffriamo di queste particolari patologie

Abbiamo visto i molteplici vantaggi che l’assunzione di lenticchie potrebbe apportare alla nostra salute. Purtroppo, però, alcuni di noi dovrebbero rinunciare o quanto meno limitarne il consumo.

Per fortuna, chi ha problemi di meteorismo e gonfiore addominale potrebbe mangiare legumi seguendo degli specifici accorgimenti. In altre situazioni, però, sarebbe preferibile evitare l’assunzione di lenticchie e legumi in generale.

Nello specifico, dovrebbe prestare molta attenzione chi soffre di gotta o uremia. Il motivo di ciò si spiega facilmente.

I legumi sono ricchi di purine, acidi nucleici che introduciamo con gli alimenti ma che può anche generare il nostro corpo. Questi produrrebbero acido urico, che in quantità eccessive potrebbe fermarsi nelle articolazioni, provocando la gotta.

Anche i soggetti con problemi di colite dovrebbero dosare con cautela la quantità di lenticchie consumata, per non andare incontro a un peggioramento della malattia.

Inoltre, si consiglia di gustare questi legumi solamente dopo averli cotti bene. In questo modo riusciremo a digerirli con molta più facilità.

Dunque, secondo la scienza non dovremmo mangiare lenticchie se soffriamo di queste particolari patologie. Ricordiamoci che per ogni dubbio è bene rivolgersi sempre prima al medico competente.

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